Studio ISTAT sui fallimenti

La Signora Laura, di Roma, che ovviamente ringrazio, mi ha inviato il recentissimo studio dell’Istat, ripreso nei giorni scorsi da qualche giornale, che aggiorna i dati relativi ai fallimenti. Come dice la signora Laura: «È chiaramento un lavoro di analisi numerica del fenomeno riferito al 2001, ma presenta spunti interessanti: inoltre quello che secondo me è importante, è che l’Istat abbia sentito la necessità di produrre oggi (23 giugno 2003) il documento ed inoltre che indichi il fenomeno all’interno di un progetto di riforma della legge. Mi sembra anche, però, che venga dato più risalto al problema delle imprese fallite piuttosto che a quello dei creditori!».
Come più volte scritto e detto, l’incrociarsi della nostra battaglia per la tutela del risparmio dei cittadini italiani che acquistano case in costruzione con i progetti di riforma della normativa fallimentare, è un punto delicato e spesso fonte di equivoci e malintesi. Tipico quello che di coloro che vorrebbero posporre la soluzione del problema da noi sollevato al realizzarsi della riforma. Noi diciamo esattamente il contrario: prima mettiamo in sicurezza i cittadini, poi fate tutte le riforme che volete! L’importante è che le famiglie italiane non abbiano più a soffrire procedure ingiuste e inutilmente vessatorie.

Altre statistiche sulla casa, così, tanto per non perdere l’abitudine ai dati e al mercato. Questa volta sono della Gabetti. Li potete leggere qui.

In Emilia Romagna la consigliera regionale dell’UDC, ha, molto opportunamente, interpellato la Giunta Regionale sulla situazione delle famiglie vittime dei fallimenti.
Ecco il testo dell’interpellanza e il comunicato stampa.