In ricordo di Nicolò Bonanni

Un affettuoso ricordo di Nicolò Bonanni. Alessandro, il figlio, mi ha appena comunicato il suo decesso avvenuto il 24 scorso. Era il più vecchio iscritto al Conafi, superava di gran lunga i 95 anni. Romano, da quando abbiamo avuto modo di entrare in contatto, e parlo di almeno nove anni fa, mai ha mancato di sostenerci e sostenermi. Non l’ho mai incontrato di persona, ma le sue telefonate periodiche mi sono sempre state di sostegno e di incoraggiamento. Fino all’anno scorso ha cercato di interessare qualche sua vecchia conoscenza politica alle sorte del nostro disgraziatissimo fondo.
Sono davvero rattristato… non mancherò una preghiera e il ricordo tra coloro che più hanno sostenuto la mia e la nostra battaglia con la passione delle persone semplici che è l’unica pulita e dignitosa.

Articolo della «Gazzetta di Mantova» sul caso di Raimondo Milone

La storia di questo fallimento potete seguirla su Facebook: Fondo vittime fallimenti immobiliari.
Il giudice delegato ribadisce l’inapplicabilità del diritto di prelazione con un’affermazione che non oso commentare per carità di patria: «la legge recita altro, cioè che il diritto di prelazione non esiste nelle vendite coattive». Il dlgs 122 all’art. 9 recita proprio il contrario e un’asta è proprio una vendita coattiva: «1. Qualora l’immobile sia stato consegnato all’acquirente e da questi adibito ad abitazione principale per sé o per un proprio parente in primo grado, all’acquirente medesimo, anche nel caso in cui abbia escusso la fideiussione, è
riconosciuto il diritto di prelazione nell’acquisto dell’immobile al prezzo definitivo raggiunto nell’incanto anche in esito alle eventuali offerte ai sensi dell’articolo 584 del codice di procedura civile». L’incanto, giudice, l’incanto cos’è se non lo strumento di una vendita coattiva!!!
Questo l’articolo della brava Daniela Marchi.
È pronto e verrà inviato lunedì l’esposto al Consiglio Superiore della Magistratura per questo straordinario caso di inapplicazione del D.lgs 122 a opera proprio di chi dovrebbe saper applicare la legge.

Operativo lo sportello informativo del Comune di Vigevano

Nel breve volgere di quattro mesi il Comune di Vigevano è riuscito ad attivare lo sportello che informa i cittadini vigevanesi dell’esistenza del dlgs 122. Mi pare importante, se non altro come esempio di buone pratiche a vantaggio delle comunità. Certo, qualcuno potrebbe dire: un intervento quando i buoi sono scappati, ma è anche vero che nel recinto ne scalpitano ancora molti altri, di buoi, e spesso le amministrazioni comunali fanno fatica a percepire la dimensione del problema, soprattutto nell’attuale contesto di crisi economica. Spero in un diffondersi dell’iniziativa presso altre situazioni soprattutto al Sud, dove sarebbe un segno della volontà di schiodarsi da quella quota percentuale assolutamente ridicola (8%) di applicazione della legge.

L’Araldo lomellino spiega il servizio