Il «Corriere della Sera», edizione romana, è uscito ieri con un ampio servizio sul consorzio cooperative Casa Lazio. Qui l’articolo, dell’ottimo Renato Gentilini, che più volte e con professionalità è intervenuto dalle pagine del «Corrierone» sulle nostre vicende. Qui, invece, per dovere di cronaca, le dichiarazioni, difensive e generiche, di Falco che minaccia querele.
Mese: giugno 2003
Studio ISTAT sui fallimenti
La Signora Laura, di Roma, che ovviamente ringrazio, mi ha inviato il recentissimo studio dell’Istat, ripreso nei giorni scorsi da qualche giornale, che aggiorna i dati relativi ai fallimenti. Come dice la signora Laura: «È chiaramento un lavoro di analisi numerica del fenomeno riferito al 2001, ma presenta spunti interessanti: inoltre quello che secondo me è importante, è che l’Istat abbia sentito la necessità di produrre oggi (23 giugno 2003) il documento ed inoltre che indichi il fenomeno all’interno di un progetto di riforma della legge. Mi sembra anche, però, che venga dato più risalto al problema delle imprese fallite piuttosto che a quello dei creditori!».
Come più volte scritto e detto, l’incrociarsi della nostra battaglia per la tutela del risparmio dei cittadini italiani che acquistano case in costruzione con i progetti di riforma della normativa fallimentare, è un punto delicato e spesso fonte di equivoci e malintesi. Tipico quello che di coloro che vorrebbero posporre la soluzione del problema da noi sollevato al realizzarsi della riforma. Noi diciamo esattamente il contrario: prima mettiamo in sicurezza i cittadini, poi fate tutte le riforme che volete! L’importante è che le famiglie italiane non abbiano più a soffrire procedure ingiuste e inutilmente vessatorie.
Altre statistiche sulla casa, così, tanto per non perdere l’abitudine ai dati e al mercato. Questa volta sono della Gabetti. Li potete leggere qui.
In Emilia Romagna la consigliera regionale dell’UDC, ha, molto opportunamente, interpellato la Giunta Regionale sulla situazione delle famiglie vittime dei fallimenti.
Ecco il testo dell’interpellanza e il comunicato stampa.
«Focus» si occupa di noi
Ottimo servizio sull’ultimo numero in edicola di «Focus» dedicato al nostro problema. L’articolo, di Carlo Dagradi, è accurato ed esauriente. Sono ben quattro pagine.
Qui il pdf.
De Albertis confermato presidente ANCE
La società EFFERRE ci scrive:
Egregio Sig. De Benedetti, La ringraziamo per le Sue considerazioni e per i cenni sulla ns.realtà citati nel Suo sito. Condividiamo con Lei la rabbia per i molteplici fallimenti immobiliari che hanno creato difficoltà e sgomento nelle famiglie colpite. La ns. Azienda opera da un decennio nel settore, mai variando la propria ragione sociale, con ampia soddisfazione dei propri Clienti. Purtroppo le Normative in vigore consentono eccessiva “disinvoltura” tra gli operatori, a discapito di che ha risparmiato una vita per coronare il sogno di possedere una casa. Sarebbe necessaria una decisa “stretta”, costringendo chi realizza case a dotarsi di idonee garanzie fidejussorie da prestare a coloro che acquistano immobili “sulla carta” (la circostanza maggiormente a rischio): L’impegno dei nostri Governanti è, al momento, indirizzato su temi diversi rispetto a quello, a nostro avviso prioritario, oggetto delle nostre disquisizioni. Tenga duro, non abbassi i toni della Sua protesta!! Distintamente.
Efferre Costruzioni S.p.A. (L’Amministratore)
Claudio De Albertis è stato ieri confermato presidente dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) per il triennio 2003-2006. De Albertis, milanese, 53 anni, è alla guida dell’associazione dei costruttori dal giugno del 2000. Oggi De Albertis illustrerà le linee e gli obiettivi dell’Ance per il prossimo triennio nel corso dell’assemblea pubblica.
A De Albertis i nostri migliori auguri.
Battibecco tra De Corato e Ugliano
Botta e risposta ieri tra opposizione e amministrazione comunale di Milano. Tema: la destinazione dell’avanzo di bilancio 2002 da utilizzare, secondo Ugliano del gruppo Ds, alla manutenzione degli immobili popolari di proprietà del Comune. La cifra, circa 94,2 milioni di euro, non è proprio irrisoria. De Corato ha risposto troppo in fretta per non dare l’impressione di un dialoghetto preconfezionato: già fatto. Giusta l’attenzione alla casa, meno comprensibile che tra tutte queste iniziative mai nessuno, al governo delle città, in questo caso Milano, o all’opposizione riesca mai a citare le vittime dei fallimenti immobiliari.
Qui potete leggere lo scambio di battute tra Ugliano e De Corato.
Come potete leggere l’ennesimo sollecito dell’on. Lettieri alle agevolazioni per le giovani copie nell’acquisto della prima casa. Giovani copie che, diciamo noi, una volta ricevuti i soldi (quando?) rischiano concretamente di consegnarli alle procedure fallimentari!!!
Confindustria e diritto fallimentare
Articolo del «Sole24ore» di oggi, 16 giugno, a firma Stefano Parisi, direttore di Confindustria, sulla riforma del diritto fallimentare.
Conferma due cose, per noi fondamentali: il carattere strategico della riforma, e di conseguenza l’importanza che riveste per tutti gli interessi in gioco definire un quadro coerente e omogeneo di nuove norme. Ovviamente, data l’esiguità della nostra forza, l’incidenza relativa del fenomeno su tutto l’arco della problematica (che, ricordo, coinvolge tutti i settori industriali non solo quello immobiliare!), trovare in quella sede un’adeguata, e tempestiva, tutela dell’acquirente sarebbe un’impresa ciclopica, al di fuori della nostra portata. Garantire l’acquirente prima dell’inizio della procedura fallimentare è una necessità dettata dal buon senso.
Una considerazione di Parisi è, però, condivisibile, quando dice: «La disciplina attuale delle procedure concorsuali, privilegiando le procedure giurisdizionali a scapito delle soluzioni negoziate tra creditori e debitori, risente intensamente dell’inadeguatezza del nostro sistema e della profonda crisi della giustizia italiana». L’accenno alle soluzioni negoziate può essere molto utile perché prefigura un ruolo attivo dell’acquirente nel promuovere la soluzione di un problema che spesso, usando la rigidità della procedura, si risolve in un arco temporale che alla fine danneggia tutti i creditori e mostra fino in fondo l’assoluta ingiustizia di un meccanismo che pone l’acquirente nella condizione di vittima designata dell’intero meccanismo.
Parisi, a mio parere, non è condivisibile, invece, quando parla del fallito come vittima e non artefice della propria crisi. Almeno nel settore immobiliare, pur non dovendo generalizzare, molti pseudo imprenditori e cooperative non solo sono gli artefici interessati del loro fallimento ma da questo traggono utili e vantaggi non indifferenti per loro e i loro patrimoni: il meccanismo truffaldino messo in piedi si conclude quasi sempre nel fallimento dell’impresa, che a questo punto non può proprio definirsi una vittima bensì la realizzazione di un disegno criminoso di natura economica che nulla a che fare con il mercato e i suoi meccanismi.
Qui potete leggere l’articolo (è un fax, purtroppo di non ottima qualità). Grazie alla signora Dorina Cogo per avermi passato l’informazione.
Corsera e volantini
Il «Corriere della Sera» di oggi allegava, oltre al suo «femminile», un volantino patinato della EFFERRE Costruzioni s.p.a. Vendono case in montagna, nelle valli bergamasche. Slogan: «investi nel mattone… non ha mai tradito nessuno». Balzo sulla sedia. Come non ha mai tradito nessuno? E io? E la mia famiglia e tutte le famiglie del CONAFI? Giro il volantino e cerco il numero verde… adesso mi sentono. Ma trovo la sorpresa: nel retro sono spiegate le regole d’oro per un sicuro investimento al 100%: garanzia costruttiva decennale certificata e, udite udite, garanzia fidejussoria per l’intero importo d’acquisto! Non siamo soli, qualche imprenditore comincia a mettere in sicurezza i suoi clienti. È un buon segnale.
Una serie di link che parlano di noi. Un buon segnale di attenzione, anche se non basta: dobbiamo raggiungere quella soglia critica a partire dalla quale la soluzione del problema si deve imporre come un dovere di civiltà per tutti i cittadini italiani.
Comunque ecco i link: Casaincasa; Civile.it, leggi massime e sentenze; Intrage. Ringraziamo i redattori di queste pubblicazioni per l’attenzione accordataci: ci è di molto aiuto.
Andrea Grechi su Casal Palocco
Sul caso Casal Palocco l’articolo di Andrea Grechi della testata che meglio di ogni altra sta seguendo la nostra battaglia: «Miaeconomia». A tutta la redazione e ad Andrea il nostro grazie!
Due dati statistici resi noti ieri e dedicati espressamente al mercato della casa… con qualche ricaduta sulla nostra vicenda.
Riguardano essenzialmente l’andamento dei mutui: maggiore richiesta in uno scenario di aumento dei prezzi delle case. La rilevazione Abbey National Bank e Università Cattolica per noi significa maggiore indebitamento delle famiglia e di conseguenza, in caso di coinvolgimento in un fallimento, effetti ancor più devastanti sull’economia familiare. Nel lancio di agenzia ASCA i dati dell’aumento del mercato.
Ma come faranno a lavorare le piccole imprese?
Qualcuno tra i nostri rappresentanti alla Camera e al Senato ha obiettato: ma con la fidejussione obbligatoria come faranno a lavorare le piccole imprese?
Risposta facile facile ma decisa e netta: se sono solide esattamente come prima, le banche non troveranno nessun ostacolo a finanziare imprese sane e con piani commerciali credibili; se, al contrario non sono solide e credibili, non c’è nessun motivo perché debbano essere i cittadini a finanziarle a proprio rischio e pericolo!!!
Primo veloce, e parziale, bilancio, sulla giornata di ieri. Giornata di incontri al Senato e di messa in evidenza della gravissima situazione di Casal Palocco. Due delegazioni di CONAFI-ASSOCOND hanno incontrato esponenti della Margherita, dei DS, della Lega Nord, dell’UDC, del Movimento Sociale Fiamma Tricolore. Le delegazioni (Barabani, Salamone, Magni, Casarano, De Benedetti) hanno riscontrato in tutti gli incontri un clima più che positivo, e soprattutto l’intenzione di proseguire celermente nella discussione in commissione giustizia del DDL 2195 (approvato alla Camera come n. 38).
Da parte nostra, abbiamo evidenziato la necessità di procedere il più velocemente possibile, dato l’aggravarsi delle situazioni in essere (vedi caso Casal Palocco). La tempistica che ci hanno prospettato, purtroppo, non sembra permettere un’approvazione della legge prima dell’estate. Nelle prossime settimane incontreremo i partiti che ieri non siamo riusciti ad incontrare.
Fallimento di Trecate
Due articoli, uno di Gianfranco Quaglia su «La Stampa» di oggi, dedicato al fallimento di Trecate, e l’altro di Cristina Meneghini. Le presenze si moltiplicano e gli articoli sono decisamente più precisi dei primi tempi. Meglio! Un’occasione in più per far sentire correttamente la nostra voce.