Due documenti, annunciati sulla news dedicata alla vicenda Rolanda Ceni e Daniele Moscardi: il primo è il testo dell’emendamento alla Finanziaria, firmato on. Gabriella Pistone, on. Beatrice Magnolfi e on. Lino Duilio.
Il secondo è il testo dell’intervento letto da Domenico Cotroneo, del CONAFI Toscana, alla Conferenza sulla casa, organizzata a Firenze dalla Regione Toscana e svoltasi lo scorso 15 ottobre.
Mese: ottobre 2004
Comunicato dell’associazione IDRA
Il comunicato stampa dell’associazione IDRA a sostegno di Rolanda Ceni e di Daniele… con uno sguardo alla legge 210.
Ringraziamo l’associazione per la presa di posizione.
Daniele ringrazia
Carissimi,
a nome di Rolanda, i nostri più sinceri ringraziamenti a tutti coloro che stamane erano con noi. Un grazie particolare agli amici venuti da lontano, la loro presenza è stata preziosa.
Grazie Raoul, grazie amici di Roma, grazie Bruno Adriano Domenico Francesco Ferdinando Cristiano Monica Gino Franca Stefano e tutti gli altri che si sono fatti ore di strada perché credevano in quello che facevano.
Non dimenticheremo.
Daniele Moscardi
Rolanda: sfratto a marzo 2005
Rolanda Ceni e Daniele Moscardi sono riusciti, con l’aiuto della mobilitazione del CONAFI Toscana e del CONAFI del Lazio, a rimandare a marzo del 2005 lo sfratto.
Speriamo che sia la volta buona per trovare una soluzione alla drammatica vicenda del nostro amico.
Ma in Toscana i problemi non terminano qui: tra qualche giorno, il prossimo 26 ottobre, alle ore 10.00 avrà luogo, al Tribunale di Lucca, l’asta pubblica delle abitazioni di 10 famiglie coinvolte nel Fallimento “EdilSerchio”.
CONAFI Toscana organizzerà una conferenza stampa davanti al tribunale.
Come arrivare a Reggello
In macchina: uscita casello di INCISA (A1), quindi prendere a destra direzione Pontassieve sulla SS 69, dopo circa 11 km di statale si arriva alla frazione Sant’Ellero dove a destra c’è il bivio per Donnini-Tosi-Vallombrosa. Dopo 4 km dal bivio si trova Donnini, si passa la piazzetta principale in direzione Tosi. (Quindi continuando a salire, NON svoltando a destra verso Reggello). Alla fine dell’abitato, sulla destra, è la via Vivaldi. La seconda casa sulla destra è quella di Rolanda.
In treno: scendere alla stazione di Sant’Ellero (30 minuti da Firenze Santa Maria Novella) Abbiamo qualcuno che abita nell’edificio della stazione che ci ha dato la propria disponibilità a dare un passaggio a chi ne abbia bisogno fino a Donnini la mattina del 22.
Chi pensa di voler venire in treno per favore avvisi Daniele che fornirà gli orari dei treni per essere a Sant’Ellero dalle 8.30 in poi.
Contattate Daniele Moscardi: 3288522984; 3331918752.
Nuova possibile iniziativa per Rolanda Ceni
La lettera del post precedente andrebbe leggermente modificata e inviata al Presidente del Tribunale e al Prefetto di Firenze:
Rolanda Cenni, cittadina italiana, residente nel Comune di Reggello a suo tempo ha acquistato casa. Fallito il costruttore è rimasta vittima, è purtroppo il termine corretto che dobbiamo usare quando ci riferiamo a questa legge dello Stato italiano, dell’ingiusta e vessatoria procedura fallimentare che addossa le conseguenze più gravi sull’acquirente! Situazione unica in Europa se non nel mondo!
Ha perso tutti i loro soldi e la sua casa è stata acquistata all’asta grazie a una normativa obsoleta!
Venerdì 22 Rolanda subirà l’ennesimo tentativo di esecuzione forzata: grazie all’uso della forza pubblica dovrà lasciare definitivamente la sua abitazione pagata, strapagata.
Vi chiediamo, nell’ambito delle vostre competenze istituzionali, di intervenire e di sospendere la procedura di esecuzione.
Sicuro in un Vostro interessamento le invio cordiali saluti.
Questo testo andrebbe faxato o telegrafato al:
Presidente del Tribunale di Firenze:
ANTONIO MACI,
p.zza San Firenze, 5
fax 055 218172
Al Prefetto:
GIAN VALERIO LOMBARDI,
via Cavour, 1
fax 055 282203.
Tanto per iniziare
Ecco un testo possibile da inviare al Sindaco di Reggello:
Rolanda Cenni e Daniele Moscardi sono Cittadini del Suo Comune. A suo tempo hanno acquistato casa. Fallito il costruttore sono rimaste vittime dell’ingiusta e vessatoria procedura fallimentare che addossa le conseguenze più gravi sull’acquirente! Situazione unica in Europa se non nel mondo!
Hanno perso tutti i loro soldi e la loro casa è stata acquistata all’asta grazie a una normativa obsoleta, vero reperto di archeologia giuridica!
Venerdì 22 Rolanda e Daniele subiranno l’ennesimo tentativo di esecuzione forzata: grazie all’uso della forza pubblica dovranno lasciare definitivamente la loro abitazione pagata, strapagata.
Le chiedo di intervenire presso il Prefetto di Firenze o presso qualsiasi altra autorità in grado di sospendere la procedura di esecuzione.
Sicuro in un Suo interessamento le invio cordiali saluti.
I telegrammi o le mail al Sindaco di Reggello vanno inviate a:
Sergio Benedetti
p.zza Roosevelt, 1
50066 Reggello (FI)
e- mail: amministratori@comune.reggello.fi.it
Daniele e Rolanda: due di noi
Daniele Moscardi e Rolanda Ceni. Come sapete Daniele è stato uno dei primissimi associati al CONAFI, il suo dramma ci permise di finire a «Mi manda Raitre» il 7 marzo del 2001 e avere quella risonanza che fece conoscere l’esistenza del Coordinamento a tante famiglie. Per la verità avremmo preferito qualcosa di diverso per raggiungere le famiglie distrutte dai fallimenti immobiliari, ma la logica della trasmissione era quella e Daniele finì per rappresentare, fin troppo bene purtroppo, l’insostenibile ingiustizia di una procedura fallimentare che penalizzava l’acquirente incolpevole e lo rendeva vittima di una serie di soprusi ingiustificati e unici, riscontrabili solo nel nostro paese.
Ora la storia sembra giunta alla fine: tutte le mediazioni sono saltate e rimane Daniele e Rolanda soli davanti a chi ha ricomprato la sua casa all’asta e grazie, a una legge ingiusta, chiede di entrare in possesso della casa.
Ieri l’avvocato Pratini, legale rappresentante dei nuovi padroni di casa, ha comunicato che VENERDI 22 OTTOBRE si presentaranno a casa di Daniele e Rolanda con ufficiale giudiziario e forza pubblica. Ha formalmente comunicato a Rolanda la richiesta di EURO 50.000 (cinquantamila) da versare entro il limite improrogabile di mercoledì 20 ottobre come “caparra” a garanzia del nostro eventuale intento di ri-comprare la casa al modico prezzo di EURO 200.000.
Daniele e Rolanda hanno pagato da anni più che interamente la loro casa, se la sono letteralmente ricomprata senza contare i soldi andati via per le ingentissime spese legali.
O I SOLDI ENTRO MERCOLEDI O L’ESECUZIONE ANDRÀ AVANTI. Daniele mi ha inviato una lettera che ci chiede di stare con lui:
«Chi pensa di venire a quella che potrebbe essere la battaglia finale ci faccia sapere, per e-mail o telefonandoci. A nome di Rolanda, che in questo momento sta molto male (gli psichiatri della ASL stanno valutando se ricoverarla di nuovo), vi ringrazio tutti e vi chiedo di diffondere questa nostra ultima richiesta di aiuto al resto del popolo Conafi. Daniele Moscardi 3288522984 o 3331918752».
LA STORIA DI DANIELE, LE VICENDE DRAMMATICHE LEGATE AL CONSORZIO COOP. CASA LAZIO FORMANO UN QUADRO DAVVERO INTOLLERABILE, FATTO DI SOPORCHERIE E SUDICIUME MORALE AL QUALE PURTROPPO RISCHIAMO DI ASSUEFARCI.
Comunicato CONAFI ASSOCOND sugli arresti
Il testo del comunicato ufficiale di CONAFI-ASSOCOND e della dichiarazione di Franco Casarano, presidente di ASSOCOND, sulla situazione determinatasi dopo gli ultimi arresti legati alla vicenda del Consorzio Coop. Casa Lazio:
La vicenda del consorzio Coop. Casa Lazio è stata sollevata più di un anno fa dal CONAFI che già aveva sollecitato incontri presso la Regione Lazio e presso il Parlamento nel giugno del 2003.
Che ora le istituzioni e il Comune di Roma se ne occupino, giustamente preoccupati delle conseguenze della bancarotta sui propri cittadini, è un fatto oltremodo positivo.
Vorremmo però ricordare che siamo solo all’inizio: le conseguenze di questa mega truffa si faranno sentire via via con sempre maggiore gravità e con grosse difficoltà nella gestione dal momento che sarà estremamente difficoltoso salvaguardare adeguatamente le posizioni di ogni singola cooperativa e all’interno di ognuna dei singoli soci senza una visione d’insieme del problema e dei suoi più intimi risvolti giuridico economici.
Gli impegni presi sono giusti e sacrosanti ma non basteranno a risolvere i problemi. Per fare un esempio proprio in questi giorni il Comune di Roma ha fatto partire le richieste di pignoramento di appartamenti di una coop. del Consorzio per mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione, gli stessi che dice di poter completare senza oneri in altri piani di zona.
Le case che, a detta del Comune, possono essere completate, presenteranno però grossi problemi quanto alla titolarità della proprietà perché finanziate con cambiali stornate da altre coop. e da altre iniziative che spesso non sono neppure iniziate e forse mai inizieranno. I soci di queste iniziative vedono il loro patrimonio sempre più a rischio e quello di coloro che aspettano la casa finita non sanno se realmente una volta entrati la casa sarà loro: chi gliela consegna e a che titolo?
Questo è solo uno degli innumerevoli problemi. Altri ne potremmo citare in un rosario di drammi prevedibilissimi: cambiali protestate, sfratti esecutivi in conseguenza della mancata consegna degli alloggi, doppie assegnazioni, sovrapposizione di cooperative su iniziative simili, cancellazione di soci ai quali non sono stati restituiti i soldi… in un crescendo in cui l’unica cosa certa è l’azzeramento patrimoniale dei soci per un lungo tempo a venire.
A fronte di tutto questo è fondamentale che la difesa degli interessi legittimi dei cittadini truffati sia la più unitaria e collaborativa possibile tra i diversi soggetti che operano sulla vicenda: l’alternativa è il rischio di una guerra tra le diverse categorie di vittime, che completerà l’opera di Falco e compagni.
Sul punto Franco Casarano, Presidente di Assocond e uno dei legali impegnati sin dalla prima ora per fare chiarezza sulla vicenda ha dichiarato:
«i recenti sviluppi dell’indagine della magistratura di Roma, che hanno portato alla emissione di otto ordini di custodia cautelare per vari reati, quali la bancarotta, indicano una svolta significativa delle indagini che consentirà di comprendere appieno le modalità poste in essere dal Consorzio per attuare questo meccanismo diffuso di predazione dei soci delle varie cooperative. Il che consentirà inoltre di comprendere la rete delle complicità e connivenze sulla quale il consorzio ha contato da sempre. Infatti è soltanto da questa consapevolezza che si potrà procedere per la individuazione delle soluzioni che consentano alle vittime di trovare ristoro del danno che hanno subito.
È però arrivato il momento di realizzare un forte coordinamento nello sviluppo delle strategie, anche di natura processuale, tra tutti i soggetti di questa vicenda, altrimenti anche le pur lodevoli iniziative individuali di questo o di quell’altro gruppo rischieranno di restare senza effetti di rilevo. Per questo motivo abbiamo deciso, con i colleghi che compongono il collegio difensivo della Coop. Palocco 84, di promuovere un incontro con gli altri difensori incaricati dai soci di altre cooperative, allo scopo di definire una comune strategia di intervento».Milano, 15 ottobre 2004
Precipita la crisi del Cons. Coop. Casa Lazio
La crisi del Consorzio casa Lazio precipita: ieri otto nuovi arresti nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Roma. Il 15 aprile scorso erano state notificate le prime quattro ordinanze di custodia cautelare nel confronti di Emilio Francesco Falco e di sua figlia Eleonora, del funzionario del ministero delle attività produttive Salvatore Di Giorgio e dell’intermediario Franco Danna. Per questa prima tranche il giudice Croce ha negato il giudizio con rito abbreviato al funzionario Di Giorgio e prosciolto l’avv. Alberigo Panini (subito ricoinvolto negli ordini di arresto di ieri).
Ora i capi di imputazione si sono moltiplicati: vanno dall’appropriazione indebita alla truffa aggravata, dalla corruzione alla bancarotta fraudolenta.
Qui uno dei dispacci di agenzia che danno la notizia degli avvenuti arresti.
Il Sindaco della Capitale, Veltroni, ha inviato immediatamente una lettera al ministro della Attività Produttive Marzano, lettera che ha reso, altrettanto immediatamente, pubblica.