A più di dieci anni dall’apertura di questo blog!

 

Non mi piacciono le celebrazioni. E infatti mi è sfuggita la data del 7 maggio scorso: dieci anni fa, infatti, il 7 maggio del 2003, iniziavo a scrivere questa «Cronaca di una battaglia».

Il titolo è la modifica di un celebre racconto di Franz Kafka, Descrizione di una battaglia, nelle cui pagine è difficile intravedere qualcosa delle nostre storie se non nel tono alterato tipico delle sue narrazioni. Descrivere quello che è successo nei casi qui raccontati è come introdursi nell’universo del grande scrittore, nel quale i rapporti sono deviati da piccole intemperanze dei sensi; nel quale le cose si fanno e si pensano senza che le conseguenze siano percepite.

Insomma, mi sono aggirato in un mondo folle e discretamente insensato… se non fosse che questo mondo è il mondo reale, non l’universo immaginario di Kafka. Il nostro mondo, fatto di fallimenti che non sono fallimenti ma modi per continuare a fare cose illegali; di giudici che allegramente mettono all’asta case di povera gente; di leggi approvate all’unanimità e altrettanto all’unanimità, o quasi, non applicate; di giornali che faticano a capire perché non vogliono capire; un mondo spesso infame che irride la legalità e se ne fotte tranquillamente di ogni pur minima onestà.

È vero, in dieci anni ho descritto il peggio e anche quello che di meglio sono (siamo) riuscito/i a fare. Non è poco ma neppure tutto… e chi agisce, ahimè, vuole il tutto se questo corrisponde al poco che si è chiesto: il rispetto della legge!

La prima pagina di «Metro» di ieri, 8 luglio!

Ieri «Metro» ha aperto la sua prima pagina con l’annuncio dei primi risarcimenti per le vittime. Unica testata a farlo, benché il mio comunicato stampa fosse stato inviato a tutti i giornali nazionali. È il segno di un’attenzione professionale che viene dalla sensibilità di Sergio Rizza che segue ormai da anni le nostre vicende. Lo ringrazio per questo e per il resto del suo impegno che non è poco!!!

Sulla giornata della collera e delle vessazioni indetta da ANCE

    Quest’oggi i costruttori hanno indetto la Giornata della collera e delle vessazioni. Si sono dimenticati di ricordare le migliaia e migliaia di famiglie che hanno pagato e pagano impropriamente, perdendo soldi e case, le loro crisi!!!
    Ho scritto a queste che si sono scoperte anime belle e vessate solo negli ultimi anni:
    «Quando parlate di vessazioni ricordatevi quelle subite dalle migliaia e migliaia di famiglie vittime dei fallimenti immobiliari avvenuti negli ultimi quindici anni! Hanno perso tutto, casa e soldi e la loro collera dura da una vita!!! Hanno avuto economie familiari azzerate, debiti e tracolli emotivi e familiari infiniti! Sono solidale con gli imprenditori onesti ma coloro che sono falliti per disonestà e meccanismi torbidi no, costoro non sono stati vessati, costoro hanno vessato il prossimo riducendolo in molti casi all’indigenza!!!».