La discussione in Commissione Giustizia

Le cose, sono sincero, non si stanno mettendo bene: la commissione giustizia ha ieri iniziato la discussione della legge 2195 e, nella convinzione di migliorarla, la sta di fatto affondando sotto i colpi degli emendamenti del sen. Caruso. Motivati da esigenze tecniche, nella realtà diminuiscono la copertura fideiussoria (dal 100% al 60%), limitano l’escussione tempestiva dei soldi dell’acquirente e, insomma, non realizzano, presi nel loro complesso, quello sganciamento dell’acquirente dalla procedura fallimentare che è il nostro obiettivo. Lo stesso, occorre ribadirlo a tutti, che è stato ottenuto da decenni negli altri paesi europei.

Senza contare il massacro del fondo di solidarietà ridotto a nulla e attribuibile chissà quando e a chi: certamente non a tutte le famiglie che a oggi hanno dato vita al CONAFI e si sono mosse con abnegazione civile quasi unica nel nostro panorama nazionale.

Abbiamo inviato mail ai componenti la commissione e a vari deputati che potrebbero influire sulla qualità della discussione. Non è semplice e forse è il passaggio più difficile che ci siamo trovati ad affrontare da tre anni di attività del CONAFI.
Questo è il verbale della discussione di ieri in commissione giustizia del senato.

Sono disponibili i verbali della riunione di ieri integrati dai testi approvati… sempre per una maggiore intelligenza di come stanno andando le cose.

Cosa succede in un tribunale

La cronaca, al solito intensa di Antonino Salerno su cosa è accaduto ieri al Tribunale di Torino.

L’ennesimo osceno mercato: 7 abitazioni, pagate e abitate da 10 anni dai promissari acquirenti. In nome del popolo italiano. Fra queste la casa dell’amico Francesco Russo. L’aula era zeppa. Come CONAFI hanno partecipato rappresentanze del condominio La Torre, di Via Nizza, del fallimento di Castel’Alfero oltre a Zebelloni, Rubino e molti altri di cui non ricordo il nome o che non ho visto nella concitazione della mattinata. Le istituzioni erano rappresentate dall’assessore all’urbanistica della Provincia Rivalta, la politica dal solo ma combattivo Mario Contu (consigliere regionale di Rifondazione). Per gli speculatori presenti il clima, nonostante i ripetuti interventi del Giudice dott.ssa Prevete, non era dei più favorevoli, la tensione alle stelle. All’inizio ho comunicato ai presenti che i lotti di Mathi Canavese erano occupati da chi la casa l’aveva pagata. Il Giudice mi ha zittito minacciando di farmi uscire dall’aula. Inizia l’asta dei NOSTRI lotti e la società immobiliare concorrente si ritira, a quel punto scoppiano gli applausi, il Giudice minaccia denunce per turbativa d’asta a destra e a manca, ma la gioia è grande e incontenibile. Purtroppo per uno dei lotti c’è uno sciagurato concorrente, un privato deprivato di ogni morale, che se lo aggiudica ai danni di una vedova. Rovinando la festa. Abbiamo promesso a questa donna, cui hanno scippato la casa, che non sarà lasciata sola. È una promessa che dobbiamo mantenere, con l’aiuto di tutti, e sono sicuro che la manterremo. Nessuno dovrà più essere lasciato solo in balia di quel mostro giuridico che è la legge fallimentare italiana. Gli speculatori sono avvisati.

Cosa fare per la signora unica vittima dell’asta? Franco Casarano propone:

1. individuiamo l’acquirente e il suo domincilio e attuiamo un sit-in permanante (tenda, cartelli, sciopero della fame ecc.) davanti a casa sua per invitarlo a rinunciare all’acquisto (si potrebbe studiare se ciò che perderebbe come cauzione versata potesse essergli rimborsato); 2. diamo a questa iniziativa un grande rilievo mediatico (si tratta del caso umano di cui i media sono sempre affamati). Ovviamente la proposta è formulata senza avere idea del contesto in cui l’iniziativa si cala, delle possibilità di realizzazione (localizzazione, forze in campo ecc.). Se tutto ciò fosse attuabile si realizzerebbe una prova di forza che avrebbe un forte impatto di dissuasione anche per i casi futuri. Non sono certo che la spunteremmo nel caso in questione, ma sono certo che in altre occasioni la gente ci penserebbe bene prima di contrapporsi alle nostre iniziative. Pensiamoci.

Il resoconto del convegno di Fossano…

…nelle parole di Antonino Salerno:

Sabato 18 ottobre, a Fossano (Cn) si è svolto un convegno dal titolo «La tutela degli acquirenti di immobili di nuova costruzione». Il convegno, evidentemente di interesse locale, ha però avuto il merito di produrre un Odg del Comune di Fossano, messo in calendario a giorni in cui oltre a sollecitare Senato, forze politiche e Governo a una rapida approvazione della DDL S. 2195, si chiede anche la sospensione delle aste per quei fallimenti in cui sono coinvolti promissari che hanno pagato in tutto o in parte l’abitazione, si chiede alla Regione l’istituzione di un tavolo sociale permanente e l’alimentazione del fondo di solidarietà per le vittime.
L’intervento della ZURICH Assicurazioni ha confermato l’accoglimento positivo e l’interesse del mercato assicurativo alla legge da noi sostenuta (prevedibile a questo punto, facendo due conticini).
Molto importante l’intervento per l’ABI del dott. Fabrizio Carnino, assolutamente favorevole alla rapida approvazione della legge, che ha anche citato un caso di fallimento immobiliare in cui la Banca del Piemonte, di cui è responsabile della Funzione Legale, ha operato in prima persona per salvare la casa di 45 promissari acquirenti partecipando direttamente all’asta e facendo terminare i lavori di costruzione per poi consegnare le case alle vittime. Grazie ad un piano finanziario intelligente e alla disponibilità di alcune unità libere il danno è stato ridotto veramente a poca cosa. Suggerisco di pubblicizzare al massimo sul nostro sito questi episodi che fanno onore ad alcuni istituti di credito e di riflesso disonore agli altri.
Inutile dire dell’ottimo Alessandro Cherio, dell’ANCE, sempre più al nostro fianco.
Nonostante la rinuncia all’ultimo momento dell’Assessore regionale Botta per impegni istituzionali, l’intervento del dott. Siviero per la Regione è stato molto importante perché ha preso un impegno per l’istituzione di un ufficio regionale (sono due anni che lo si chiedo!) che svolga un ruolo di riferimento per tutte le operazioni di salvataggio delle vittime predestinate e un lavoro di monitoraggio della situazione piemontese. Ottimo e combattivo come sempre l’avv. Re. Ho preso anche contatti con la Federconsumatori che avevo prima criticato, durante il dibattito, per il disinteresse e l’inerzia fin qui dimostrate dalle associazioni consumatori verso il problema dei fallimenti immobiliari. Il loro rappresentante mi ha garantito che da oggi saranno al nostro fianco (?). Vedremo.

Un breve commento: questo è il tipo di iniziative che sorreggono efficacemente la nostra azione di pressione. I soggetti del mercato che nel mercato vogliono starci correttamente. Gli conviene? Certo, ma conviene anche a noi! Il nostro compito è riuscire a convincere il legislatore che il suo compito è assecondare soluzioni condivise del problema e la legge ferma al Senato è una di queste.

A Mathi il calvario continua

E se una storia si chiude un’altra continua il suo calvario: quella di Mathi Canavese. Scrive Antonino Salerno:

Nonostante lo sciopero generale pare proprio che i tribunali fallimentari continueranno a lavorare inesorabili (anche crumiri). Venerdì 24 ottobre appuntamento alle 11 presso il nuovo Palazzo di Giustizia di Torino per presenziare all’asta dell’amico Francesco Russo che con altre sei vittime assisterà all’osceno mercato della messa all’asta della propria casa. Cercherà, con gli altri, di ricomprarsela, a patto che nessun Caino si presenti a rilanciare. Noi saremo lì a fare opera di dissuasione. Perché, qualche volta, Caino verrebbe proprio voglia di toccarlo, insieme a chi gli consente quel ruolo. Un abbraccio.
Antonino Salerno

La vicenda «Casa Fiorita» si è definitivamente conclusa

Sentiamo come dai diretti interessati:

Carissimi tutti del CONAFI-ASSOCOND, finalmente i «10 giorni» sono passati e per noi l’incubo è finito; diventiamo legittimi proprietari anche se con un prezzo altissimo; «il prezzo» non è, beninteso, solo quello economico (alla fine paghiamo praticamente due volte la nostra casa), ma è anche il continuo stato di tensione e preoccupazione accumulato in tanti anni, sono gli sforzi dedicati a trovare una soluzione e sempre vanificati, sono le incazzature nel trattare con una banca (BNL di Roma) dal comportamento assurdo e incomprensibile, sono le delusioni nel comportamento dei tuoi compagni di sventura che cercano il loro tornaconto a tue spese, sono nei vicini di casa che comprano all’asta la casa di un compromissario che, nelle nostre stesse condizioni, non ha potuto entrare nell’accordo col giudice; potrei continuare all’infinito, ma oggi è il giorno della contentezza; siamo infatti contenti (non tanto per aver pagato due volte la casa); siamo contenti perché abbiamo raggiunto l’obbiettivo; siamo contenti perché l’abbiamo raggiunto facendo gruppo; siamo contenti perché ci siamo impegnati in azioni concrete che sicuramente hanno contribuito allo scopo; siamo contenti perché abbiamo cercato e trovato solidarietà e aiuto in tante persone (il Giudice, il Sindaco e altri che ci sono stati vicino). A Voi Tutti va un ringraziamento particolare per come ci siete stati vicini, per i consigli fondamentali che ci avete dato, per come avete, con passione, seguito la nostra vicenda. Un abbraccio. Giorgio Benassi

E noi, a nostra volta, ringraziamo Giorgio e i suoi per aver mostrato a tanti indecisi, a tanti scoraggiati e delusi che volendo si può mitigare il danno e ottenere risultati. Se le famiglie di «Casa Fiorita» continueranno a seguirci e a premere con noi si potrà anche, attraverso l’ottenimento del fondo di solidarietà, recuperare qualcosa dei soldi spesi in più per ottenere ciò a cui si aveva già diritto!

Punto della situazione

A oggi gli unici emendamenti «di partito» presentati sono quelli a firma Fassone e Maconi dei Ds. La valutazione che ne abbiamo dato è negativa. Allungano i tempi della discussione e non apportano miglioramenti effettivi alla legge. Caricano una legge delega di prerogative non appropriate (entrano per esempio in alcuni aspetti della procedura che è bene siano fuori dalla discussione in attesa di una loro sistemazione in un quadro di coerenze giuridiche più vasto).

A questi nostri rilievi ci è stato promesso, da più canali, il ritiro degli emendamenti stessi. Ieri, però mi è giunto un fax del sen. Maconi solo fino a un certo punto tranquillizzante.

Perché non sono tranquillo? Perché di emendamenti in realtà ne sono stati presentati altri, a firma sen. Antonino Caruso che, a quanto ci risulta, non sono passati dall’ufficio legislativo di An, ma sono ascrivibili solo alla sua volontà di intervenire nel merito. Occorre capire se il sen. Maconi intende questi emendamenti un’iniziativa personale di Caruso o una scelta di partito; il fax dice che gli emendamenti saranno ritirati se anche gli altri partiti li ritirano. Caruso è un partito o una persona?

In definitiva occorre stare ancora molto in guardia. Peraltro stiamo valutando attentamente gli emendamenti Caruso, molto più sottili di quelli Fassone-Maconi, e proprio per questo molto più pericolosi. Insomma dobbiamo capire se vogliono affossare la legge e da una lettura ancora superficiale degli emendamenti Caruso il senso è, purtroppo, quest’ultimo.

L’indicazione che diamo è quindi quella di alzare il tono delle nostre proteste partendo dalle situazioni gravissime che continuano a verificarsi. La natura di coordinamento del CONAFI-ASSOCOND deve essere sfruttata da tutti il più possibile badando, lo ripeto alla nausea, a rendere coerente la comunicazione: denunciare il ritardo dello Stato e la logica perversa che anima un Parlamento che approva all’unanimità una legge per affossarla al Senato! Tutto questo è demenziale! Ed è ascrivibile
UNICAMENTE ALLA LOGICA POLITICA, i portatori di interesse, ANCE e ABI sono dalla nostra parte sul terreno della legge, e questo va ripetuto a tutti.

Emendamenti rischiosi

Purtroppo le notizie oggi non sono buone: si comincia infatti a percepire il senso degli emendamenti presentati da alcune forze politiche alla legge 2195 e i primi segnali non sono confortanti. Nelle prossime ore, quando avremo completato la raccolta degli emendamenti stessi e potremo renderli pubblici senza far torto a nessuno, avremo modo di tirare le conclusioni e prendere decisioni.

Interrogazione del sen. Ripamonti

Ecco il testo dell’interrogazione del senatore Ripamonti.

Oggi GR Parlamento alle 08.00, e in replica alle 12.25, nella rubrica che rende conto dell’attività parlamentare della settimana precedente, è stata letta per esteso l’interrogazione parlamentare del senatore Natale Ripamonti sui fallimenti immobiliari, la necessità di una rapida approvazione del DDL S. 2195 al Senato e sulle problematiche del Consorzio Coop Casa Lazio, Coop Palocco 84 e Coop Cynthia. Lo speaker ci ha messo del suo enfatizzando, dovutamente, il dramma degli acquirenti coinvolti nei fallimenti e informando che l’interrogazione è solo una di molte altre presentate sia alla Camera che al Senato.