Prime condanne per il Cons. Coop. Casa Lazio

Prime condanne per il caso del Consorzio Coop. Casa Lazio: Di Giorgio, funzionario del ministero delle Attività Produttive, 3 anni e 4 mesi; Danna, uno dei più vicini collaboratori di Falco, 3 anni. Tutti con rito abbreviato. Il giudice ha rinviato alla Procura gli atti per il reato di associazione a delinquere.
Inutile dire che le condanne non mutano di una virgola la drammatica situazione economica e abitativa nella quale sono cadute le 2400 famiglie circa coinvolte nella vicenda.

Sondaggi… e due

Proseguo nei sondaggi. Anche via mail la statistica non è confortante: su circa 130 domande relative all’applicazione della legge ho ricevuto sedici risposte. Positive, anche se, tranne «Gruppo Casa Est» che applica la legge da subito, tutte rivolte ai progetti non ancora iniziati.
I gruppi immobiliari che mi hanno risposto sono: «Edil Trade». «Abitare Co», «Progetti d’Autore», «La Nuova Edilizia», «Le Orchidee», «Immobiliare l’Olimpo», «Naviglio Case», «Cifra Due», «Parco Imm.re», «Ipgs», «Sigest», «Consima», «Raffi», «Studio Cappelli», «Bludom Srl».
Man mano che mi giungono risposte positive le segnalo.

Sondaggi … e risultati

Lo ammetto: il sondaggio telefonico non è il mio forte. Ma ho voluto tentare e, armato delle migliori intenzioni, ho telefonato agli uffici di alcune iniziative presentate sui magazine immobiliari milanesi.
Il risultato? Non del tutto negativo. Su cinque telefonate tre di assoluta cortesia e disponibilità: sappiamo della legge, non la stiamo applicando sulle iniziative precedenti all’entrata in vigore, l’applicheremo certamente per le prossime. Di rimbalzo mi pongono qualche domanda più tecnica. Complessivamente una buona risposta, informata e partecipe delle esigenze degli acquirenti. In un caso, addirittura, veniva data all’acquirente la decennale postuma, su appartamenti in consegna nei prossimi due tre mesi.
Solo in un caso ho riscontrato da parte dell’interlocutrice un’interessata disinformazione: mi ha detto che la legge non era stata ancora pubblicata, che non lo sarebbe mai stata ecc. Quando ho cominciato a leggere il testo di legge e i riferimenti alla decorrenza ecc. è tornata sui suoi passi affannandosi a dirmi che intendeva dire proprio questo ecc. Una figura un po’ penosa… insomma ci aveva tentato. Immagino però l’effetto che può avere su un interlocutore diverso da me: la legge 210 non esiste quindi non ho alcun diritto a veder tutelati i miei soldi! Grave… molto grave.
Morale: credo che occorra far sentire la nostra voce sugli operatori del settore. E per voce non intendo solo articoli o servizi televisivi. Far sentire la pressione di chi sta comprando o manifesta la volontà di comprare è importante per dissolvere l’impressione che qualche operatore certamente coltiva di poter eludere la legge o non applicarla.

Al RIMI tavola rotonda sulla legge

In occasione del RIMI (VIII edizione della Rassegna Italiana del Mercato Immobiliare e delle Ristrutturazioni) si terrà presso la Fiera di Roma il 25 novembre, una tavola rotonda sulla Legge a tutela degli acquirenti degli immobili da costruire.
Il convegno è stato promosso e organizzato, per conto della FIAIP (Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali), da Roberto Renzi che cura il notiziario del Centro Servizi Immobiliari, davvero molto ben fatto.
Alla tavola rotonda parteciperà il nostro Franco Casarano. Qui il programma completo dell’iniziativa.

C’è chi applica la legge

Se l’articolo di «Milano Finanza» ci aveva fatto disperare per le lamentele paradossali di certi imprenditori pugliesi, ecco, dalla vicina Basilicata, la smentita che ci attendevamo.
La società Marinagri pubblicizza sulla «Gazzetta del Mezzogiorno» una sua iniziativa a Policoro e lo fa, come potete vedere dall’immagine (scansita da Nicola Montano di ASSOCOND-CONAFI Puglia che ringrazio) richiamando esplicitamente l’applicazione della legge 210 come motivo per preferire le proprie realizzazioni…
Sono le mosse giuste di un’imprenditoria civile e all’altezza. Vorremmo vederne mille di queste pubblicità.

A Milano si annunciano problemi per alcune cooperative

Per ora questo articolo sul «Corriere della sera»suona l’allarme per trecento famiglie.
Nell’articolo un personaggio di una delle cooperative a rischio tranquillizza con una strana affermazione: «I versamenti sono contro-garantiti da fideiussioni con i proprietari della aree». Non si capisce assolutamente cosa comporta, per i soci, una fideiussione con i proprietari del terreno.
Cercheremo di seguire la vicenda più da vicino.