Aggiornamento veloce dei dati postati qualche giorno fa:
1o semestre 2022 7.095.517€
1o semestre 2021 6.191.795 €
1o semestre 22 su 1o semestre 21. +14,60%
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1o semestre 2021 6.191.795 €
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La prima tabella, fonte CONSAP, propone nella seconda colonna l’importo dei contributi affluiti al Fondo a partire dal 2005 in milioni di €. Nella terza gli indennizzi erogati, sempre in milioni di €. Per indennizzi erogati si intendono le quote ristorate sul c/c degli aventi diritto per le tre rate tra 2013 e 2021. Le quote risultano spalmate nel corso degli anni per effetto delle procedure di erogazione, del recupero di aventi diritto, successioni ecc.
La differenza tra quanto è in cassa e quanto è stato effettivamente erogato non tiene conto della IV quota. In ogni caso segnala una disponibilità crescente che potrebbe, e faremo in modo che lo sia effettivamente, concretizzarsi in una V quota di importo significativo. Da tener presente: l’importo dei contributi affluiti è al lordo dei costi di gestione del Fondo.
A tal proposito la tabella che segue illustra le erogazioni in percentuali del Fondo per le quattro quote distinte relative alle due sezioni in cui è articolato il Fondo. La percentuale è relativa al danno rimborsabile.
Osservazione finale. Il meccanismo di finanziamento del Fondo, a costo zero per lo Stato, e quindi per i nostri concittadini, è particolarmente apprezzabile, per almeno due ordini di motivi. 1. Ci ha consentito un monitoraggio costante del livello di applicazione della legge e quindi di intervenire, nel corso degli anni, con aggiustamenti successivi a realizzare una piena applicazione della legge. 2. Ha sottratto l’indennizzazione alle disponibilità del bilancio dello Stato e alla necessità di rifinanziamento periodico, con tutte le conseguente derivanti dalle contingenze politico-economiche.
La settimana scorsa, per la precisione il 15 giugno, abbiamo incontrato i responsabili CONSAP della gestione del Fondo.
A tema le problematiche relative all’erogazione della IV rata e i punti di criticità emersi in questi mesi.
Intanto un’osservazione importante: la disponibilità e la cortesia nei nostri confronti e, soprattutto, nei confronti di coloro che beneficiano delle provvidenze del Fondo. Consapevoli, noi perché direttamente coinvolti, loro per dovere professionale non scevro da partecipazione umana alle disavventure, gravi, e al danno patrimoniale che a suo tempo le famiglie hanno subito perdendo soldi e casa. Ci sentiamo di dire che l’impegno di CONSAP nei confronti delle famiglie non è in discussione.
I punti critici rilevati sono stati:
Su questo voglio spendere due parole nette sui funzionari che presiedono e lavorano sulle pratiche: l’impegno e lo scrupolo sono decisamente all’altezza e, soprattutto l’avv. Simona Rotasso, sta lavorando facendo fronte alle difficoltà. In questo proseguono l’atteggiamento avuto, fino a quando è stato tra noi, dal dott. Paolo Panarelli, che dimostrò all’epoca della costituzione del Fondo la sua notevole professionalità unita alla partecipazione umana alle vicende e alle problematiche, spesso drammatiche, che ruotano intorno ai fallimenti immobiliari.
Sulla questione della V rata la situazione è questa. A settembre faranno una campagna di informazione in cui si avviserà che per le persone che non hanno risposto da più di dieci anni alle richieste di documentazioni per accedere al fondo verrà tolta le quote a loro riservate finora. Si libererà una discreta quantità di denaro in grado di coprire l’erogazione della V rata. Unito al fatto che mensilmente il Fondo viene alimentato da circa 1 milione e 400mila euro di media, diciamo che siamo messi bene. SONO SOLDI CHE ARRIVERANNO AGLI AVENTI DIRITTO! Questa è una notizia confortante che ci induce a pensare positivo, nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato in questi mesi. Sarà inevitabile, quindi, uno slittamento ai primi mesi del prossimo anni dell’inizio della procedura di erogazione della V rata. Cosa peraltro auspicabile: meglio che si esaurisca correttamente il pagamento della IV per poi iniziare con la V avendo risolto o messo a punto i problemi sollevati.
In definitiva e per concludere. 1. abbiamo riavviato un rapporto significativo con CONSAP, forse negli ultimi anni un po’ allentato. Rapporto nel reciproco riconoscimento delle proprie prerogative e distinzioni: a gestire il fondo è CONSAP non ASSOCOND-CONAFI. Ma il contributo che possiamo dare è importante per sciogliere i nodi burocratici che si presentano. La natura di questi nodi è quasi sempre dovuta a decisioni che non sono nella disponibilità di coloro che concretamente operano. Siamo in Italia, non dimentichiamolo (anche se, credo, nessuno è perfetto, neppure in altri Paesi e la burocrazia è un elemento critico per tutte le società). 2. Da parte di CONSAP ci è stato più volte ribadito che sono pienamente consapevoli delle caratteristiche particolari delle persone che stanno dietro i risarcimenti previsti e delle storie, spesso drammatiche e dolorose, che hanno seguito la perdita della casa e dei sacrifici che questi eventi hanno comportato per migliaia di famiglie. Che il Parlamento lo abbia riconosciuto subito al momento dell’approvazione della legge è motivo di orgoglio e di determinazione nel proseguire fino al pieno raggiungimento degli effetti previsti dell’applicazione della legge. Con l’approvazione degli ultimi decreti ministeriali relativi ai modelli standard di fideiussione e decennale postuma il processo di piena applicazione della legge è giunto alla sua conclusione. Il Fondo, la cui durata è prevista a oggi fino al 2030, darà un ristoro che per troppi non è stato sufficiente a lenire i danni provocati dall’assenza di garanzie per troppo tempo vigente nel nostro ordinamento. Molti sono padri hanno lasciato ai figli ciò che non avevano potuto ottenere in vita. Molti sono stati nostri amici e compagni nella lotta per ottenere la legge e a questi va il nostro ricordo e la nostra gratitudine.
Per ASSOCOND-CONAFI Riccardo De Benedetti e Marco Magni
Introiti al 30/09/2021 116.996.952 €
introiti 2° quadrimestre 2021 4.802.039 €
scostamento su 2° quadrimestre 2020 +79,44%
Attenzione: questi dati non ci dicono quanti soldi il Fondo ha a disposizione al netto delle quote di indennizzo già erogate e complessivamente. Ci danno solo l’immagine, per noi significativa, della dinamica. Come visualizzerete nella grafica, si tratta, pur con i suoi alti e i suoi bassi, di una tendenza che, a partire dagli ultimi emendamenti approvati nel 2019, risulta in crescita.
Siamo in attesa delle delibere del fondo in merito alla quarta quota di indennizzo.
Alcuni aggiornamenti riassuntivi della situazione del Fondo al 31 dicembre 2020.
Intanto le cifre complessive:
Introiti al 31/12/2020 : 107.052.396 €
introiti 3° quadrimestre 2020 : 3.437.408 €
scostamento su 3° quadrimestre 2019 +50,69%
Il diagramma:
Dati riassuntivi dall’inizio dell’operatività del Fondo. Mio=milioni
CONSAP ci ha fornito i dati aggiornati sulle entrate
Del Fondo. Cominciano a farsi sentire gli effetti dell’applicazione delle nuove norme. Introiti al 31/12/2019 98.140.741 €
introiti 3° quadrimestre “19 2.386.284 €
scostamento su 3° quadrimestre “18 +1,47%
introiti 4° quadrimestre “19 2.281.145 €
scostamento su 4° quadrimestre “18 +10,43%
Non ho grandi annunci da fare, a parte l’augurio che l’erogazione della terza rata di risarcimento sia arrivata ai più in tempo per le festività natalizie.
Per i più secchioni, però, rendo disponibile un articolo, tecnico certo, ma importante, del notaio Enrico Maria Sironi dedicato alla normativa da poco introdotta per garantire una più vasta e completa applicazione della legge di tutela degli acquirenti.
Indipendentemente delle competenze specifiche di ognuno val la pena almeno scorrere le pagine di Sironi per rendersi conto della profondità dell’intervento effettuato con l’introduzione delle nuove norme. Eravamo convinti fin dal 2004, anno di approvazione della Legge, di aver innestato un cambiamento delle regole del gioco nella compravendita di immobili in costruzione.
A distanza di tanti anni abbiamo la prova provata che il D.lgs 122 che seguì la legge delega non era estemporaneo e nato sulla base dell’emergenza, ma un diverso e più avanzato modo di orientare il mercato delle case verso la qualità e la trasparenza tra impresa costruttrice e mercato.
Il testo del notaio Sironi, che ringraziamo ancora per il validissimo contributo dato alla causa, è lì a dimostrarlo.
Qui potete scaricare l’articolo del notaio Enrico Maria Sironi.
CONSAP informa gli aventi diritto che “sulla base delle disponibilità accumulate per ciascuna sezione del Fondo” l’erogazione della terza quota di indennizzo risulta essere: 4,94 per la sez. 1 e 8,62 per la sez. 2.
Come si spiega una differenza così significativa?
Non c’è un vero e proprio squilibrio tra le due sezioni, ci è stato spiegato. All’epoca della seconda quota sulla sez. 2 gravava un contenzioso, relativo a un caso di fallimento, che ha reso necessario l’accantonamento di una certa cifra. Risolto questo contenzioso ora questa cifra viene liberata e “restituita” alla ripartizione della sez. 2 del Fondo. Di qui la diversa percentuale che viene distribuita alle due sezioni.
Ieri si è tenuto su iniziativa del Consiglio notarile di Torino e Pinerolo un convegno sulle nuove tutele per gli acquirenti di immobili in costruzione. Erano presenti, oltre al Notariato, ABI, ANIA e ASSOCOND, anche i costruttori. Interventi tecnici, doverosamente orientati alla discussione delle norme entrare in vigore nei mesi scorsi e ancora in attesa di alcuni adempimenti relativi ai modelli standard di fideiussioni e decennali postume.
E proprio su questo temi è intervenuta Dott.ssa Orsini, Vicepresidente del Collegio costruttori di Torino, con affermazioni scriteriate e, per certi versi, incredibili.
La Orsini ha sostenuto che i costruttori, a suo dire già “tartassati dal fisco”, vedranno lievitare i costi della polizza decennale postuma di 4-5 volte quello attuale, in considerazione della maggior ampiezza della tutela per i gravi vizi e difetti del fabbricato ex art. 1669 c.c.! Naturalmente non c’è alcuna relazione tra tassazione fiscale e l’introduzione della nuova normativa! Puro esercizio retorico che anticipava quello più esplicito del dott. Mattio, presidente del Collegio dei Costruttori Edili di Torino, che si è spinto addirittura ad auspicare una pronta abolizione totale di questa nuova normativa!
Bene. Evviva la chiarezza. Ma è una vera e propria dichiarazione di guerra alle decisioni del Parlamento e dei Governi che sulla questione e, congiuntamente dal Governo Renzi in poi, non hanno fatto altro che seguire le indicazioni che unanimemente provenivano dalla votazioni unanimi del Parlamento. I costruttori eversivi? Vedremo
Forniamo alcuni dati strutturali e gestionali del Fondo per le vittime dei fallimenti immobiliari, gestito da CONSAP, con l’intenzione di fornire ai diretti interessati informazioni di base utili a orientarsi e comprendere la logica con la quale CONSAP procede nella gestione del Fondo. Sono dati assolutamente pubblici e in possesso di tutti e qui solo riassunti e sintetizzati.
Innanzitutto il Fondo è divisio in due sezioni, regionalmente così composte:
Sezione 1: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia, Valle d’Aosta.
Sezione 2: Emilia Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lazio, Marche, Sardegna, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria, Veneto.
Come risulta evidente, si tratta di una composizione che dovrebbe permettere, e di fatto ha permesso, di superare il divario che esiste tra le percentuali di applicazione della legge tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Lo scopo è garantire ai cittadini tutti tranche di rimborso più o meno percentualmente uguali indipendentemente dai livelli di applicazione della legge.
A tutto il 30 aprile 2019 sono state accolte 7.856 istanze e respinte 3.418 istanze.
A tutto il 30 aprile 2019 sono stati effettuati n. 7.689 pagamenti per € 51,32 mll, a titolo di prima e seconda quota di indennizzo. (fonte Consap del 10 giugno 2019)
Danno complessivo riconosciuto € 742.724.334.
A partire dal giugno 2013 è avvenuta la prima quota di rimborso, così ripartita tra le due sezioni:
Sezione 1. Danno riconosciuto € 363.236.885.
contributo della sezione 1 al 31 dicembre 2012 € 28.799.188 pari al 7,93%.
Liquidato il 7,93% del danno.
Sezione 2
Danno riconosciuto € 379.487.479.
Contributo della sezione 2 al 31 dicembre 2012 € 30.868649 pari al 8,13 %.
Liquidato l’8,13% del danno. (fonte lettera Consap del 17 giugno 2013).
A partire dal novembre 2016 è stata erogata la seconda quota di rimborso.
Sezione 1 Liquidato l’ 8,60% del danno
Sezione 2 Liquidato il 6,20% del danno
(fonte lettera Consap agli aventi diritto del 22 novembre 2116)