Mentre stiamo organizzando il confronto di Genova, previsto per il 26 prossimo, continua lo stillicidio di aste e situazioni drammatiche che coinvolgono gli acquirenti di case. A testimonianza che l’inerzia del Senato nell’approvare la legge di tutela procura gravissimi e ulteriori danni alle famiglie. Di tutto questo ovviamente parleremo a Genova con politici e autorità.
Intanto segnalo il caso del fallimento Casa Fiorita, di Ameglia, in provincia di Imperia. Si tratta di circa 20 famiglie promissari acquirenti che caparbiamente, dal 1995, hanno cercato un accordo con il curatore. Si è arrivati a creare un lotto unico degli appartamenti, che i promissari dovrebbero riacquistare all’asta (dopo aver già pagato interamente la casa) a un prezzo pari all’81 per cento del valore di perizia. L’asta avrà luogo il 7 ottobre. Tutti gli altri lotti (appartamenti invenduti e palazzina a rustico) sono andati all’asta lo scorso martedì, con un “successo” imprevisto; è stato aggiudicato tutto con rilanci anche del 30 per cento. Ci sono purtroppo segnali che all’asta, come prevedibile, parteciperanno operatori immobiliari ingolositi dall’affare. Le famiglie, ovviamente, non sono in grado di reggere rilanci di nessun genere. Per questo si stanno mobilitando e chiedono l’aiuto di noi tutti del CONAFI. La mail di Giorgio Benassi, che coordina le famiglie vittime è questa: giorgio.benassi@fava.it.