Come ci scrive da Torino Antonino Salerno, uno degli obiettivi del CONAFI, insieme con l’approvazione della legge di tutela degli acquirenti, è la riduzione del danno là dove si è verificato o si sta verificando.
In questo senso la vicenda che ha visto protagonista il condominio «La Torre» è emblematica e significativa di quanto dovrebbe e potrebbe essere fatto da tutti i Comitati che aderiscono al CONAFI-ASSOCOND per ottenere quella giustizia che la legge non garantisce loro.
Questo il comunicato conclusivo sulla vicenda:
Oggi, 26 febbraio 2004, alle ore 13, nello studio del notaio Pregno, con l’atto di frazionamento del mutuo si è conclusa l’odissea delle 48 famiglie di via Pietro Cossa. Dopo ben dieci (10) anni di ansie e sei mesi di estenuanti trattative, infuocate assemblee, manifestazioni, addirittura una delibera di Consiglio regionale ottenuta nello spazio di una giornata, in aggiunta a ulteriori sacrifici economici, le 48 famiglie potranno per la prima volta tornare nella casa che abitano sapendola propria e nella certezza di non poterne più essere cacciati. Ribadiamo ancora una volta, non per tediare ma perché costretti dall’incredibile posizione assunta dalla II Commissione giustizia del Senato, dove si è impantanata da quasi un anno la «nostra» legge di tutela già votata all’unanimità dalla Camera, che solo un intervento legislativo a salvaguardia del risparmio impiegato nell’acquisto della casa, come recita peraltro la nostra Costituzione (art. 47), potrà fermare lo stillicidio di questi drammi umani e sociali. Ma, dobbiamo prendere atto che in Parlamento tutto è più importante e urgente di questa legge dovuta alle vittime e voluta dalle associazioni, dai costruttori, dalle banche, dal mondo cooperativo, dalla Camera, da tutti insomma ma non dal Presidente della II Commissione sen. Antonino Caruso.
Comunque, uno dei 400 casi piemontesi è stato risolto e vogliamo qui ringraziare chi ha reso possibile questo esito.
Le Istituzioni innanzitutto, nelle persone degli assessori Roberto Tricarico, Franco Botta e del Presidente del Consiglio regionale Roberto Cota, i consiglieri regionali Roberto Placido e Ennio Galasso (fra i tanti non citati con cui mi scuso), l’AGCI (Associazione Generale Cooperative Italiane) nella persona del geom. Renato Gariano, l’avvocato Alessandro Re e il comitato La Torre che hanno fatto un ottimo lavoro di squadra con la nostra associazione, la banca Mediocredito che si è resa disponibile in più occasioni e aspetti della vertenza e, per concludere, anche i media che si sono ripetutamente occupati della vicenda e non ci hanno fatto mai mancare lo spazio informativo quando poteva essere utile al buon esito della strategia che abbiamo seguito.