L’incontro di Torino, organizzato dalla Regione Piemonte, ha rappresentato un ottimo ed eccellente punto di partenza per le proposte che CONAFI-ASSOCOND andranno a fare a livello regionale.
Dal comunicato dal CONAFI-ASSOCOND Piemonte e dallo spazio che «Repubblica» ha dato alle proposte di Antonino Salerno più di uno spunto di riflessione per noi tutti.
Di seguito il comunicato:
Torino, 20 gennaio 2005
COMUNICATO STAMPA
Ieri, 19 gennaio, si è tenuto presso il Centro Congressi della Regione Piemonte un convegno sul problema dei fallimenti immobiliari. L’incontro, voluto dall’Assessorato all’Urbanistica e all’Edilizia Residenziale, è stata l’occasione per comunicare che i decreti legislativi della legge nazionale di tutela per i futuri acquirenti, la 210/2004, sono pronti per l’emanazione e per presentare al pubblico la nuova struttura denominata “Ufficio Fallimenti Immobiliari” che la Regione Piemonte ha recentemente istituito, dietro nostre pressanti richieste, per monitorare le dimensioni socio-economiche del problema e convocare tavoli di mediazione sociale nelle situazioni di crisi: in pratica contemperare i diritti acquisiti dai creditori con la necessità di ridurre il danno per le vittime. L’utilissima funzione di questi tavoli incontra però, nella mancanza di risorse e strumenti efficaci, oltre la moral suasion, un limite di intervento nelle situazioni maggiormente compromesse, soprattutto laddove il delta fra possibilità delle famiglie e richieste della Banca è troppo ampio per essere colmato dalla sola reciproca buona volontà.
Da qui la proposta, pubblicamente presentata dal CONAFI Piemonte durante il convegno, di dotare la nostra Regione di uno strumento societario, secondo la formula societaria mista, avente come scopo sociale la riduzione del danno per le famiglie colpite, quindi il conseguimento di un interesse pubblico.
Filosofia ed obiettivo del progetto consistono nell’utilizzare il mercato del credito a vantaggio delle vittime, in pratica riducendo lo “scoperto” attraverso l’acquisto del credito che le banche vantano e nel trasformare gli effetti del fondo di solidarietà, previsto dalla legge delega di tutela 210/2004 per le vittime degli ultimi 10 anni, da semplice ristoro, quindi con lo sguardo rivolto al passato, a strumento attivo ed incisivo sulle politiche per la casa in essere nella nostra regione, cioè rese attive da subito, quando possono fare la differenza fra perdere o salvare l’abitazione. In attesa delle necessarie verifiche tecniche di fattibilità e dei tempi tecnici di operatività chiediamo agli Istituti di credito interessati da fallimenti immobiliari coinvolgenti promissari acquirenti, o in caso di ipoteche rilasciate dal costruttore fallito, che gravano praticamente sulle famiglie, di rinunciare, quanto meno, a interessi e more e alla Regione di intervenire finanziariamente nelle situazioni di emergenza.
CONAFI Piemonte
Antonino Salerno
Questo l’articolo di «Repubblica»: prima parte e seconda parte.