Storie di ordinario fallimento

Un’altra storia di ordinario fallimento, questa volta raccontata dalla «Stampa», nelle sue pagine torinesi.

lastampa-31203

lastampa-31203a

lastampa-31203b

Che dire? Sono tutte uguali eppure ognuna ha una sua drammatica evidenza: il Parlamento e il Governo facciano in fretta a risolvere il problema! Lo strumento c’è, il testo di legge pure, si tratta di accogliere ancora qualche piccolo aggiustamento e il più è fatto e queste storie entreranno definitivamente nel passato, non encomiabile, di questa nazione.

Questa, invece, ci è appena giunta. Ve la passo con le parole al telefono della figlia di un’anziana signora che rischia tutto:

«La storia di mia madre è breve: vedova con 5 figli, ammalata ai polmoni con rischio di finire i suoi giorni sotto una tenda ad ossigeno, d’accordo con i medici decide quindi di trasferirsi in Liguria. Nel marzo 2000 vende una casetta che aveva sull’Adriatico e l’intero importo (ca 150 milioni di vecchie lire) più tutto il resto che aveva in banca (30 milioni) lo dà in mano al costruttore Gasparetto Sandro, amm.re unico della EDILMAR SRL di Ospedaletti, in provincia di Imperia. La società fallisce nel giugno 2002 senza che mia madre sia riuscita a rogitare. Dal 2001 mia madre occupa l’appartamento ed è ivi residente… in attesa che la procedura faccia il suo corso».