Il 21 il «Sole-24ore» è tornato sulla legge 210 ospitando un intervento di Paolo Piccoli, Presidente del Consiglio nazionale del Notariato. Apprezzabile nei toni ancorché ancorato alle note obiezioni che provengono da questa categoria di operatori.
Un rilievo va mosso comunque e riguarda il cosiddetto calcolo costi/benefici. Il costo di queste nuove garanzie, dice Piccoli, ricadrà sugli acquirenti, ma non dice che l’aggravio è decisamente inferiore a qualsiasi incremento di costo che il mercato abitativo ha assorbito in questi ultimi 15 anni. Si tratta, secondo i calcoli che l’ANIA ci comunicò all’inizio del percorso di discussione della legge, massimo del 2% sul valore assicurato, quindi non sul prezzo complessivo dell’appartamento, e comunque decrescente. Tutte le famiglie del CONAFI avrebbero voluto pagare non il 2 bensì il 5% in più ma almeno non perdere i propri soldi se non proprio divenire proprietari della casa! Hanno risparmiato il 2% per perdere tutto il resto!
Questo genere di considerazioni non lo riteniamo particolarmente convincente. Soprattutto perché sono assolutamente in contraddizione con l’altro rilievo mosso alla legge, e cioè quello di aver rinunciato ad allargare le garanzie! Ma come! Mi dici che le garanzie introdotte costano e poi mi critichi perché ne ho introdotte meno del necessario! Come se quelle non introdotte fossero a costo zero! Ancora non ci siamo, ma… coraggio ancora uno sforzo e finalmente la legge verrà capita!
Le lettere pubblicate dal «Sole», in fondo all’articolo, introducono finalmente la voce dei diretti interessati in una discussione nella quale i cittadini forse sono coloro che prima di tutti dovrebbero avere la parola dal momento che hanno vissuto sulla loro pelle la mancanza pluridecennale di qualsiasi riscontro a problematiche che ora, guarda caso, vengono analizzate con la giusta acribia.