L’infamia senza fine della procedura

Questo il testo del comunicato stampa che ho inviato ieri al mio elenco di giornalisti:

SI PUÒ METTERE ALL’ASTA LA CASA DI UN MALATO DI SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA? SÌ, IN ITALIA SI PUÒ… PER QUALCUNO SI DEVE!!!!
Accade a Sesto Calende in provincia di Varese. Dove un gruppo di famiglie, tra cui quella del signor Luciano Ruginenti, immobilizzato dalla SLA, una malattia che non lascia scampo, si è visto recapitare dal tribunale di Busto Arsizio la prima notifica per l’inizio della procedura di asta conseguente al fallimento dell’impresa costruttrice.

Tutte le famiglie coinvolte hanno pagato quasi interamente le case. Ci vivono dal 2003; hanno speso ingenti somme in spese legali, perizie, controperizie ma, come al solito, tutto inutilmente, l’inesorabile legge di procedura fallimentare (inesorabile ovviamente solo per i malcapitati acquirenti) obbliga, per soddisfare la banca creditrice (IntesaSanpaolo), a mettere all’asta le case. Senza se e senza ma.

Ricordiamo che la legge in vigore a tutela degli acquirenti (dlgs 122) non può essere retroattiva, riconosce solo un diritto di prelazione, che comunque, visto il prezzo di perizia fissato è fuori misura per l’economia delle famiglie coinvolte che escono da questa vicenda annichilite.

Una vergogna assoluta che ASSOCOND CONAFI denuncia con rabbia e una punta di disperazione, visto il silenzio dal quale queste vicende vengono coperte. Un silenzio che permette, tra l’altro, di disapplicare le norme che il Parlamento italiano ha emanato la legislatura passata proprio per evitare il ripetersi di questi casi (dlgs 122).

Mercoledì prossimo, 2 maggio, alle 11-11.30, in via del Passero 1/B a Sesto Calende, le famiglie del Fallimento Bausone (questo il nome della sciagurata impresa fallita), incontreranno la stampa e i media per denunciare all’opinione pubblica e alle istituzioni l’ennesima ignobile vicenda di fallimento immobiliare che colpisce chi non ha nessuna responsabilità. Proprio mentre il 90 per cento delle imprese costruttrici, come abbiamo denunciato in Parlamento, è fuori legge perché non applica il dlgs 122.

SI PREGA DI SEGNALARE LA PROPRIA PARTECIPAZIONE TELEFONANDO AL 348 2897669

Per CONAFI-ASSOCOND: Riccardo De Benedetti

Tessera Ordine giornalisti n. 52178

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