Oddio non molto strano. L’ANCE (l’associazione che rappresenta una parte dei costruttori, la maggioranza essendo cani sciolti), approfittando dello spazio aperto dalla necessità di coprire coloro che erano stati esclusi dal fondo per motivi di decorrenza della legge e per la famosa questione dei rogitati con apposito emendamento, ne sta presentando a sua volta uno che introduce la fideiussione in progress. Personalmente conoscevo solo il work in progress, a volte come delizia letteraria, ma tant’è.
Agli effetti della salvaguardia e copertura dai rischi del fallimento poco cambia: l’acquirente rimane comunque tutelato in caso di tracollo.
Le nostre forti perplessità sulla richiesta nascono dal calarsi della nuova, eventuale, norma, nel concreto dell’attuale situazione nella quale un numero considerevole, per non dire la maggioranza assoluta di questi “imprenditori” non applica la legge nella sua formulazione attuale. Figuriamoci in progress, dove potrebbe verificarsi che coperta la prima rata le altre passino in fanteria in virtù della facilità con cui in questo settore industriale si dimenticano, ad esempio, le norme di sicurezza sui cantieri; le volumetrie dei piani regolatori; le norme anti-riciclaggio; le normative fiscali e tutte quelle cosucce che si chiamano leggi e regolamenti.
Non tutti sono così, intendiamoci, ma la prova della cattiva applicazione della 122, certificata dallo scarso flusso del prelievo destinato al fondo, è ulteriormente verificata dalla quantità di infrazioni e violazioni della legge a qualsiasi livello che caratterizza il settore delle costruzioni, dove la legalità e il rispetto delle leggi a cui sono tenuti i cittadini di questa disgraziatissima nazione sono disattesi quasi per inerzia e automatismo.
Da parte nostra risponderemo molto semplicemente: volete fare come James Joyce? Work e sicurezza dell’acquirente in progress? Bene, ma le sanzioni subito, contestualmente all’eventuale introduzione dell’in progress, e pesanti per chi elude e viola la legge!!!
Nei prossimi giorni gli aggiornamenti sull’iter degli emendamenti.