Ecco il documento che l’ANCE, guardandosi bene dal firmare, ha fatto circolare in Commissione. Il tenore delle argomentazioni, oltre che il contenuto, rende chiaramente visibile la rivendicazione dell’elusione della legge. E questo per dei cittadini organizzati in gruppo di interesse, perché questa è l’ANCE, non altro, è inaccettabile.
Alcuni passaggi sono semplicemente grotteschi, come quando parlano dello squilibrio tra costruttori e acquirenti a vantaggio di questi ultimi, che è come dire che un automobilista può passare con il rosso perché altrimenti favorisce il pedone!
Questa, invece, la nostra controreplica.
Chiarisco il mio pensiero sull’azione di lobbyng. Può essere che a un gruppo di interesse organizzato una legge non piaccia. Può essere che sulla norma si apra una discussione che coinvolga gli interessati. Ma occorre ricordare almeno due occorrenze specifiche che rendono la discussione sul dlgs 122 particolare:
1. la norma è pienamente applicabile in quanto una quota consistente di imprenditori vi si attiene, fa profitti, vende case e le vende meglio, mentre a fallire sono proprio gli imprenditori che non applicano la legge; quindi se proprio si deve modificare la legge non lo si può fare che nella direzione di renderla ancora più cogente attraverso le sanzioni per coloro che non applicandola danneggiano i cittadini e fanno concorrenza sleale ai loro colleghi. ANCE non si è certo mossa in questa logica ed è inspiegabile per un’associazione di moderni imprenditori.
2. non si può aprire un tavolo di trattativa, ammesso e non concesso che lo si debba aprire su queste basi, partendo dalla disapplicazione della legge. Prima mi applichi la legge come qualsiasi altro cittadino poi ne parliamo. Il fatto che i politici di questa disgraziata nazione non colgano neppure lontanamente l’inaccetabilità di una situazione nella quale l’illegalità viene usata per determinare rapporti di forza ci dice più di ogni altra analisi il livello di degrado a cui è giunta la nostra vita politica.