Alessandro Maggioni interviene con una nota sul continuo emergere di situazioni di crisi, quando non di vere e proprie truffe, in questo momento concentrati drammaticamente nel Lazio.
«Al fianco dei soci truffati e delle istituzioni per isolare chi delinque fingendosi cooperatore»
«Dal sogno della casa all’incubo della truffa. È inaccettabile. Esprimiamo una grande amarezza per fatti che danneggiano la vera cooperazione e soprattutto chi ha la sfortuna di imbattersi in delinquenti mascherati da cooperatori. Noi siamo al fianco dei soci truffati per provare a risolvere casi tristi e dolorosi. Incoraggiamo le autorità inquirenti a fare pulizia e a isolare chi fa scempio nel nome della cooperazione per organizzare frodi».
Così Alessandro Maggioni presidente di Federabitazione Confcooperative, che continua:
«Questi casi – aggiunge Maggioni – evidenziano una dinamica di sistema illegale dove imprese criminali utilizzano lo strumento cooperativo per fare malaffare. Se così fosse potrebbero esserci altri casi non ancora venuti alla luce. Con i controlli sulle cooperative aderenti e il commissariamento degli organi di Federabitazione Lazio cerchiamo di scongiurare queste azioni delinquenziali. È chiaro però che emerge un quadro inquietante, che porta a un ampio allarme sociale; non si tratta più di casi isolati, ma di una sorta di “modello operativo di truffa” che deve vedere, al nostro fianco, anche una forte responsabilizzazione delle Istituzioni. Non possiamo più assistere a questa vergogna. Per i soci, per le loro famiglie e per la cooperazione autentica».
fare pubblicità al massimo di questi casi attraverso i media in modo da mettere in allarme i cittadini che dovranno documentarsi meglio prima di mettersi in una cooperativa.
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