6 pensieri su “L’articolo di Sergio Rizza su «Metro» di oggi”
Salve, e possibile sapere se i rimborsi saranno dati fino al 2020, o è stato prorogato fino al 2030, cioè di altri dieci anni, sempre a dio piacente, grazie Giardino
Le richieste ammontarono a € 746.400.910. La CONSAP nel corso delle verifiche di merito sulle singole domande ha abbassato notevolmente la cifra che comunque dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni di euro.
Dipende dal gettito che a sua volta dipende dal prelievo del 5 per mille sulle fideiussioni sottoscritte. Se la legge fosse stata applicata dai costruttori e i cittadini avessero fatto valere il loro diritto il fondo sarebbe già stato chiuso per aver risarcito tutti gli aventi diritto. Con la norma approvata dal Parlamento a novembre, norma che delegava il governo a predisporre il relativo decreto delegato, si sarebbe introdotto un elemento in più contro l’elusione della legge che, torno a ripeterlo, fa capo certamente agli imprenditori ma anche ai cittadini. Dai segnali che abbiamo la norma ha qualche possibilità di essere correttamente decretata dal futuro governo.
Salve, e possibile sapere se i rimborsi saranno dati fino al 2020, o è stato prorogato fino al 2030, cioè di altri dieci anni, sempre a dio piacente, grazie Giardino
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Se scorre il blog troverà la notizia esatta con i termini di proroga. Qui il post con la notizia del passaggio in commissione.. La norma è stata poi convertita in legge. Quindi riceveremo gli indennizzi fino al 2030.
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Salve,
a quanto ammonta la cifra complessiva da rimborsare ovvero la somma di tutte le richieste di rimborso ?
Grazie
Massimo
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Le richieste ammontarono a € 746.400.910. La CONSAP nel corso delle verifiche di merito sulle singole domande ha abbassato notevolmente la cifra che comunque dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 milioni di euro.
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In pratica non si arriverà mai a coprire tutte le richieste. Al massimo il fondo potrà arrivare a 200 milioni. Grazie della risposta.
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Dipende dal gettito che a sua volta dipende dal prelievo del 5 per mille sulle fideiussioni sottoscritte. Se la legge fosse stata applicata dai costruttori e i cittadini avessero fatto valere il loro diritto il fondo sarebbe già stato chiuso per aver risarcito tutti gli aventi diritto. Con la norma approvata dal Parlamento a novembre, norma che delegava il governo a predisporre il relativo decreto delegato, si sarebbe introdotto un elemento in più contro l’elusione della legge che, torno a ripeterlo, fa capo certamente agli imprenditori ma anche ai cittadini. Dai segnali che abbiamo la norma ha qualche possibilità di essere correttamente decretata dal futuro governo.
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