Ecco il link con l’articolo di Marco Dotti.
Quindi, non solo mettono all’asta la casa di una giovane famiglia che non ha alcuna colpa per il fallimento di un’impresa gestita male, ma gliela fanno telematica.
L’asta telematica è stata fissata tra il 29 agosto e l’11 settembre. Vale a dire in quesi giorni smanettoni più o meni identificabili ma con il portafoglio solvibile si aggiudicheranno la casa di una famiglia come se stessero giocandosela a dadi. Anche in questo caso la doppia faccia della modernità: le aste telematiche introdotte per velocizzare procedure troppo lente danno spazio e opportunità a nuovi modi di esproprio e competizione sulla pelle degli altri.
Inaccettabile!
Inaccettabile! Lo stato invece di risolvere il problema con leggi appropiate a favore del cittadino se ne lava le mani e delega giudici,commercialisti,curatori fallimentari a risolvere i problemi dei falliti,addirittura trovando il modo di come velocizzare la procedura,in questo caso aggirando anche la lg 122.
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La legge appropriata c’è, non viene applicati ai diversi livelli.
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