La settimana scorsa, per la precisione il 15 giugno, abbiamo incontrato i responsabili CONSAP della gestione del Fondo.
A tema le problematiche relative all’erogazione della IV rata e i punti di criticità emersi in questi mesi.
Intanto un’osservazione importante: la disponibilità e la cortesia nei nostri confronti e, soprattutto, nei confronti di coloro che beneficiano delle provvidenze del Fondo. Consapevoli, noi perché direttamente coinvolti, loro per dovere professionale non scevro da partecipazione umana alle disavventure, gravi, e al danno patrimoniale che a suo tempo le famiglie hanno subito perdendo soldi e casa. Ci sentiamo di dire che l’impegno di CONSAP nei confronti delle famiglie non è in discussione.
I punti critici rilevati sono stati:
- mancato recapito lettere. La scelta di inviare le lettere con Poste italiane per i centri non coperti dal servizio di posta privato – si tratta perlopiù di piccoli centri – utilizzando Posta prioritaria ha consentito un notevole risparmio nei costi di spedizione ma ha inciso negativamente sulle consegne. Presenteranno reclamo a Poste italiane. Per le prossime rate occorrerà valutare diversamente i servizi a cui ci si affida.
- La tempistica di liquidazione delle quote. Qui il problema è legato essenzialmente al personale. Le attività che caratterizzano la gestione del Fondo sono tali per cui la struttura non può che essere snella. Normalmente si limita a registrare i flussi di denaro che confluiscono al Fondo grazie all’applicazione della legge (prelievo del 5permille sulle quote assicurate), attività questa che non giustifica la presenza di molto personale. Ovviamente quando si tratta dell’erogazione occorre impiegare più personale. Questo tema è stato oggetto di forti limitazioni di budget da parte del ministero del Tesoro, da cui dipende Consap. Da qui i forti ritardi dal momento in cui si è dovuto gestire il ritorno delle lettere non consegnate e disperse, la verifica delle dichiarazioni di notorietà ecc. La sovrapposizione verificatasi tra queste diverse procedure ha rallentato tutto il processo.
Su questo voglio spendere due parole nette sui funzionari che presiedono e lavorano sulle pratiche: l’impegno e lo scrupolo sono decisamente all’altezza e, soprattutto l’avv. Simona Rotasso, sta lavorando facendo fronte alle difficoltà. In questo proseguono l’atteggiamento avuto, fino a quando è stato tra noi, dal dott. Paolo Panarelli, che dimostrò all’epoca della costituzione del Fondo la sua notevole professionalità unita alla partecipazione umana alle vicende e alle problematiche, spesso drammatiche, che ruotano intorno ai fallimenti immobiliari.
- Questione call center. La scelta che hanno fatto inizialmente aveva un suo perché: fornire informazioni generiche sulla situazione e indirizzare l’istante nella giusta direzione. Si è verificato però che gli utenti hanno iniziato a chiedere frequentemente notizie sulla propria pratica e lo stato di lavorazione. Sono però dati in possesso di coloro che processano la pratica. Un eccesso di domande in tal senso, considerate sempre lo scarsissimo numero di addetti, rallenta notevolmente il loro lavoro. L’effetto complessivo di questo subisso di richieste di informazioni è stato quello di rallentare ulteriormente la procedura di erogazione. Lo stesso dicasi dell’uso delle mail. Abbiamo visto mail di persone inviate più volte al giorno e per settimane. In un caso c’è stata anche una denuncia per stalking: parolacce, insulti reiterati per decine di volte al giorno. Così le cose non funzionano e possono solo peggiorare intralciando e peggiorando le condizioni di lavoro.
- La cosa migliore che si può fare, a questo punto, è lasciare il tempo necessario per lo smaltimento delle mail e delle dichiarazioni inviate. La garanzia che ci è stata data è che TUTTE VERRANNO CONSIDERATE ED EVASE, è del tutto inutile sollecitare e continuare a insistere nel conoscere lo stato della propria pratica. Da tenere presente per non farsi prendere dall’angoscia: non appena la dichiarazione debitamente compilata viene letta, l’operatore valuta se c’è qualcosa che non va, nel qual caso risponde. Nel caso in cui la dichiarazione è corretta, la passa alla fase successiva. Ma torno a ripetere: tutto sarebbe avvenuto in tempi umani se non ci fossero state da gestire le lettere non consegnate, il conseguente reinvio, l’attesa della risposta e la reintroduzione della domanda nel processo di erogazione. Un’altra considerazione: in molti casi l’istante, giustamente dal suo interesse, è impaziente, vuole ricevere il dovuto, ma si dimentica che non ha di fronte il suo personal trainer, ma una persona che deve rispondere ad altre sollecitazioni pari alla propria e con eguale urgenza. L’imbuto è evidente, ma non è possibile, per il discorso che ho fatto all’inizio, dimensionare un servizio solo sulle punte di attività richieste, se ci va bene, ogni due anni. Si può ovviare, ed è quello che abbiamo chiesto a CONSAP, con la richiesta al ministero del Tesoro di più personale, anche a tempo determinato. Qui si entra però in un discorso difficile che coinvolge gli indirizzi generali del ministero, la valutazioni di spending review ecc. Considerazioni sulle quali abbiamo espresso la nostra più netta determinazione a far notare al Ministero che il Fondo, a costo zero per lo Stato e per i cittadini, ha un credito morale su tutti gli altri. Dico tutti perché non mi risultano, se sbaglio chiedo scusa, fondi che gestiscono flussi di denaro che provengono dalla messa in sicurezza del processo di acquisto e vendita della casa e dalle libere transazioni tra privati come è l’acquisto della casa dal costruttore. Su questa questione siamo stati piuttosto netti: il Ministero deve essere più fattivo nei confronti delle esigenze e delle necessità di buon funzionamento del Fondo. Abbiamo anche espresso la nostra disponibilità a muoverci a livello politico, nei limiti dei rapporti che ancora abbiamo con parlamentari e personaggi che hanno lavorato a suo tempo sulla legge e sulla sua approvazione per favorire un cambiamento di “politica” dal parte del ministero. Non è una cosa facile. Più semplice è attenersi a comportamenti che fluidifichino il processo di vidimazione e pagamento delle quote. Se proprio dobbiamo fare le nozze coi fichi secchi cerchiamo che almeno i fichi siano buoni.
- Abbiamo sollevato la questione degli indirizzi errati. Hanno riconosciuto che il sistema informatico su cui si appoggiano, software e manutenzione esterni a CONSAP, ha avuto dei problemi. Abbiamo fatto presente il paradosso di lettere inviate a indirizzi ancora validi alla seconda rata, corretti nel caso della terza e spediti erroneamente all’indirizzo della seconda per effetto di qualche malfunzionamento nella gestione del database. Per quanto una situazione del genere sia inaccettabile rimane il fatto che è solo CONSAP che può intervenire nei confronti della società che ha in gestione il sistema informatico. Questa situazione non impatta minimamente sul diritto riconosciuto che rimane ancorato all’ammissione a godere dei benefici del fondo a suo tempo certificato dalla procedura di ammissione. Quindi nessuna preoccupazione in tal senso: gli errori riguardano solo l’anagrafica.
Sulla questione della V rata la situazione è questa. A settembre faranno una campagna di informazione in cui si avviserà che per le persone che non hanno risposto da più di dieci anni alle richieste di documentazioni per accedere al fondo verrà tolta le quote a loro riservate finora. Si libererà una discreta quantità di denaro in grado di coprire l’erogazione della V rata. Unito al fatto che mensilmente il Fondo viene alimentato da circa 1 milione e 400mila euro di media, diciamo che siamo messi bene. SONO SOLDI CHE ARRIVERANNO AGLI AVENTI DIRITTO! Questa è una notizia confortante che ci induce a pensare positivo, nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato in questi mesi. Sarà inevitabile, quindi, uno slittamento ai primi mesi del prossimo anni dell’inizio della procedura di erogazione della V rata. Cosa peraltro auspicabile: meglio che si esaurisca correttamente il pagamento della IV per poi iniziare con la V avendo risolto o messo a punto i problemi sollevati.
In definitiva e per concludere. 1. abbiamo riavviato un rapporto significativo con CONSAP, forse negli ultimi anni un po’ allentato. Rapporto nel reciproco riconoscimento delle proprie prerogative e distinzioni: a gestire il fondo è CONSAP non ASSOCOND-CONAFI. Ma il contributo che possiamo dare è importante per sciogliere i nodi burocratici che si presentano. La natura di questi nodi è quasi sempre dovuta a decisioni che non sono nella disponibilità di coloro che concretamente operano. Siamo in Italia, non dimentichiamolo (anche se, credo, nessuno è perfetto, neppure in altri Paesi e la burocrazia è un elemento critico per tutte le società). 2. Da parte di CONSAP ci è stato più volte ribadito che sono pienamente consapevoli delle caratteristiche particolari delle persone che stanno dietro i risarcimenti previsti e delle storie, spesso drammatiche e dolorose, che hanno seguito la perdita della casa e dei sacrifici che questi eventi hanno comportato per migliaia di famiglie. Che il Parlamento lo abbia riconosciuto subito al momento dell’approvazione della legge è motivo di orgoglio e di determinazione nel proseguire fino al pieno raggiungimento degli effetti previsti dell’applicazione della legge. Con l’approvazione degli ultimi decreti ministeriali relativi ai modelli standard di fideiussione e decennale postuma il processo di piena applicazione della legge è giunto alla sua conclusione. Il Fondo, la cui durata è prevista a oggi fino al 2030, darà un ristoro che per troppi non è stato sufficiente a lenire i danni provocati dall’assenza di garanzie per troppo tempo vigente nel nostro ordinamento. Molti sono padri hanno lasciato ai figli ciò che non avevano potuto ottenere in vita. Molti sono stati nostri amici e compagni nella lotta per ottenere la legge e a questi va il nostro ricordo e la nostra gratitudine.
Per ASSOCOND-CONAFI Riccardo De Benedetti e Marco Magni
Buongiorno,
La ringraziamo per la preziosa e puntuale attività di monitoraggio e divulgazione informazioni. La Sua disamina fotografa alla perfezione la situazione. Noi abbiamo ricevuto la quarta quota dopo circa 3 mesi. Abbiamo telefonato qualche volta al Call Center (sono stati sempre disponibili) e inviato una mail di remind.
Cordiali saluti
Davito Bava Maria – Russo Isabella (Fallimento SID-INVEST – pratica intestata a Russo Francesco)
Il Mar 21 Giu 2022 11:08 Assocond-Coordinamento Nazionale Vittime
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Vi ringraziamo per la preziosa e puntuale attività di monitoraggio e divulgazione informazioni. La Vs disamina fotografa alla perfezione la situazione.
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Buonasera Riccardo de Benedetti, Marco Magni, grazie per il prezioso lavoro che fate ormai dal 2004. Ci informate costantemente sempre con professionalità e tanta umanità. Grazie buona serata. Amalia Coppola
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Grazie Amalia!! Un caro saluto!!!
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Grazie Sig. De Benedetti per la cortesia avuta nel rispondere ai nostri solleciti e per averci informato sulla situazione Consap. Sappiamo di non essere soli con Voi al nostro fianco. Noi siamo in attesa della IV rata da febbraio 2022.
Buon lavoro.
laura Fruscio (Palocco ’84).
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