Una buona notizia e uno sprone a lavorare meglio per CONSAP

Forse il passo decisivo per la piena applicazione delle norme contenute nell’ormai lontano dlgs 122/05 è stato compiuto. Il ministro ha firmato il decreto con il modello standard di fideiussione con il quale i notai avranno possibilità di controllare se i preliminari di acquisto-vendita dal costruttore sono a norma.

La piena applicazione della legge consentirà a CONSAP, che gestisce il Fondo di solidarietà che indennizza le famiglie vittime dei fallimenti immobiliari, di ricevere più soldi e liquidare quanto dovuto agli aventi diritto.

E qui inizia il pungolo. In occasione dell’erogazione della IV quota CONSAP si è trovata, e si trova, in notevole affanno. I ritardi nei pagamenti raggiungono i sei mesi e più. Sono inaccettabili. A giugno abbiamo avuto un incontro, per certi versi positivo. Le cose però non sono migliorate, nonostante l’impegno del poco personale destinato al Fondo che, lo ricordiamo, è di proprietà del Ministero del Tesoro. Occorre cambiare passo. Questo chiediamo a CONSAP e al Ministero.

Ora che finalmente la prospettiva dell’indennizzo completo dai danni dovuti da una legislazione carente diventa più concreto e fattibile non vorremmo che la disorganizzazione e qualche trascuratezza di troppo ne impedisse la realizzazione.

Lo chiedono e lo meritano le migliaia di famiglie, spesso gli eredi, che subirono un danno importante al loro patrimonio senza averne alcuna responsabilità e che se oggi ricevono l’indennizzo è perché hanno messo in sicurezza i risparmi dei loro concittadini prima ancora di aver ricevuto ciò che gli spetta!!!

Qui il testo del comunicato stampa di ASSOCOND-CONAFI. Invitiamo tutti i lettori del blog a dargli il massimo spazio e a farlo circolare nei social e nelle redazioni dei giornali e delle tv.

4 pensieri su “Una buona notizia e uno sprone a lavorare meglio per CONSAP

    1. No, il Fondo di indennizzo riguarda le vittime dei fallimenti precedenti all’entrata in vigore del dlgs 122/04. Per i fallimento successivi alla 2006 gli acquirenti avrebbero dovuto far valere i loro diritti di tutela al momento della stipula del preliminare di acquisto. La norma prevedeva e prevede l’obbligo di fideiussione bancaria o assicurativa da inserire direttamente nel preliminare.

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