Comunicato CONAFI ASSOCOND sugli arresti

Il testo del comunicato ufficiale di CONAFI-ASSOCOND e della dichiarazione di Franco Casarano, presidente di ASSOCOND, sulla situazione determinatasi dopo gli ultimi arresti legati alla vicenda del Consorzio Coop. Casa Lazio:

La vicenda del consorzio Coop. Casa Lazio è stata sollevata più di un anno fa dal CONAFI che già aveva sollecitato incontri presso la Regione Lazio e presso il Parlamento nel giugno del 2003.

Che ora le istituzioni e il Comune di Roma se ne occupino, giustamente preoccupati delle conseguenze della bancarotta sui propri cittadini, è un fatto oltremodo positivo.

Vorremmo però ricordare che siamo solo all’inizio: le conseguenze di questa mega truffa si faranno sentire via via con sempre maggiore gravità e con grosse difficoltà nella gestione dal momento che sarà estremamente difficoltoso salvaguardare adeguatamente le posizioni di ogni singola cooperativa e all’interno di ognuna dei singoli soci senza una visione d’insieme del problema e dei suoi più intimi risvolti giuridico economici.

Gli impegni presi sono giusti e sacrosanti ma non basteranno a risolvere i problemi. Per fare un esempio proprio in questi giorni il Comune di Roma ha fatto partire le richieste di pignoramento di appartamenti di una coop. del Consorzio per mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione, gli stessi che dice di poter completare senza oneri in altri piani di zona.

Le case che, a detta del Comune, possono essere completate, presenteranno però grossi problemi quanto alla titolarità della proprietà perché finanziate con cambiali stornate da altre coop. e da altre iniziative che spesso non sono neppure iniziate e forse mai inizieranno. I soci di queste iniziative vedono il loro patrimonio sempre più a rischio e quello di coloro che aspettano la casa finita non sanno se realmente una volta entrati la casa sarà loro: chi gliela consegna e a che titolo?

Questo è solo uno degli innumerevoli problemi. Altri ne potremmo citare in un rosario di drammi prevedibilissimi: cambiali protestate, sfratti esecutivi in conseguenza della mancata consegna degli alloggi, doppie assegnazioni, sovrapposizione di cooperative su iniziative simili, cancellazione di soci ai quali non sono stati restituiti i soldi… in un crescendo in cui l’unica cosa certa è l’azzeramento patrimoniale dei soci per un lungo tempo a venire.

A fronte di tutto questo è fondamentale che la difesa degli interessi legittimi dei cittadini truffati sia la più unitaria e collaborativa possibile tra i diversi soggetti che operano sulla vicenda: l’alternativa è il rischio di una guerra tra le diverse categorie di vittime, che completerà l’opera di Falco e compagni.

Sul punto Franco Casarano, Presidente di Assocond e uno dei legali impegnati sin dalla prima ora per fare chiarezza sulla vicenda ha dichiarato:

«i recenti sviluppi dell’indagine della magistratura di Roma, che hanno portato alla emissione di otto ordini di custodia cautelare per vari reati, quali la bancarotta, indicano una svolta significativa delle indagini che consentirà di comprendere appieno le modalità poste in essere dal Consorzio per attuare questo meccanismo diffuso di predazione dei soci delle varie cooperative. Il che consentirà inoltre di comprendere la rete delle complicità e connivenze sulla quale il consorzio ha contato da sempre. Infatti è soltanto da questa consapevolezza che si potrà procedere per la individuazione delle soluzioni che consentano alle vittime di trovare ristoro del danno che hanno subito.
È però arrivato il momento di realizzare un forte coordinamento nello sviluppo delle strategie, anche di natura processuale, tra tutti i soggetti di questa vicenda, altrimenti anche le pur lodevoli iniziative individuali di questo o di quell’altro gruppo rischieranno di restare senza effetti di rilevo. Per questo motivo abbiamo deciso, con i colleghi che compongono il collegio difensivo della Coop. Palocco 84, di promuovere un incontro con gli altri difensori incaricati dai soci di altre cooperative, allo scopo di definire una comune strategia di intervento».

Milano, 15 ottobre 2004