Apparentemente non è cosa che ci riguarda. Eppure a leggerla bene, questa notizia [qui il link] ha notevolmente a che fare con le nostre vicende. Si tratta non soltanto della testimonianza di una persona che si è rifiutata di adorare il dio denaro, ma di farlo perché convinto che lo imponeva l’attenzione ai vicini, agli amici, alla comunità e ai luoghi su cui è insediata da sempre una comunità di esseri umani e naturale che non voleva essere deturpata da costruzioni devastanti. Questo signore ci dice che si può avere una concezione della proprietà non individualista o assoluta, ma animata dalla cura di ciò che, per meriti propri o degli avi, ci è stato affidato.
Quante delle storie drammatiche che abbiamo documentato in questo blog nascono invece proprio dal contrario di questo atteggiamento?