Lo spiega, in un articolo che potete consultare qui, PierPaolo Molinengo sull’ultimo numero della rivista online «Newspages».
Non è che la conferma, brutale ma incontrovertibile, che alla radice di tante delle crisi che attraversiamo c’è il comparto, decotto e insostenibile, dell’edilizia che rischia di affossare l’economia della nazione.
Secondo l’Ufficio Studi della CGIA, da dove la notizia è stata ripresa, le imprese delle costruzioni e le attività immobiliari generano 41,4% delle sofferenze bancarie. La filiera immobiliare ha in essere 64,8 miliardi di euro di crediti problematici su un totale di 156,8 miliardi generati dalle imprese (dati di fine luglio 2016).
Come la mettiamo con il tanto conclamato contributo al PIL del settore delle costruzioni? Retorica! Certo, molte responsabilità vanno agli stessi istituti bancari che si ostinano a finanziare imprese inattendibili e sospette.
Dal nostro punto di vista il discorso è molto semplice: con questi dati come è possibile avere le garanzie fideiussorie? In un panorama di questo genere c”è solo un comportamento razionalmente economico: non comprare case dai costruttori se non hanno le garanzie previste dalla legge 122! Senza se e senza ma!