Ricevo la telefonata da un giovane signore. Il 23 prossimo la sua casa andrà all’asta. Assieme al suo appartamento altri dodici. Sono di una cooperativa di un quartiere della periferia di Milano, fallita da qualche anno. Non si sono messi insieme. Hanno tre o quattro avvocati diversi. Ognuno crede di avere interessi diversi. In questo modo saranno diversamente, ma unanimemente, fregati!
Nessuno di loro ha mai fatto nulla per contrastare la procedura o per trattare con più forza con giudice e liquidatore. Tutte le famiglie hanno pagato quasi completamente gli appartamenti e vi abitano.
Hanno quindi la residenza e quindi potevano esercitare il diritto di prelazione previsto dalla legge (art. 9 del d.lgs 122/05). Ma non l’hanno fatto perché i cosiddetti professionisti non lo sapevano o hanno ritenuto, erroneamente, di non esercitarlo.
Tutto questo nella Milano del 2017!!!!!